GENNARO TUTINO NAPOLI – Quantità e qualità, potenza e tecnica. Sono queste le credenziali con le quali Gennaro Tutino, classe ’96 in forza alla Primavera del Napoli, ha fatto innamorare gli addetti ai lavori. Attaccante esterno dotato di un’importante fisicità e di un’impressionante tecnica palla al piede, abbinata ad una grande fantasia, è senza dubbio il fiore all’occhiello della Primavera azzurra.
LA SUA STORIA – Gennaro Tutino nasce a Napoli il 20 agosto 1996. Fin da piccolo dimostra una passione smisurata per il calcio ed un talento fuori dal comune, tanto che il suo nome è già sui taccuini degli esperti di calcio giovanile nelle annate 2004 e 2005, quando il baby-Gennaro gioca nella Juve Domizia, società con sede a Giugliano in Campania. E’ con questa squadra che Tutino comincia a fare i primi provini, con le grandi squadre del Nord, vedi Milan Juventus ed Inter, ma anche con le “piccole” Brescia ed Atalanta, da sempre attente al lavoro sulle giovanili. Alla fine però, nell’estate del 2008, è il cuore a prevalere, con Gennaro che decide di non lasciare la sua terra, entrando così a far parte del settore giovanile del Napoli. Comincia la sua avventura in azzurro nei Giovanissimi Provinciali, per poi passare ai Regionali, dove a suon di gol (ben 20) aiuta i suoi compagni a non sfigurare nelle varie competizioni. Grazie alle sue enormi qualità, Gennaro “Genny” Tutino non accusa per niente il salto negli Allievi Nazionali, avvenuto nella stagione 2011/2012, dove arriverà la convocazione da parte di Daniele Zoratto nella Nazionale italiana Under 17 per le gare da giocare in Danimarca valevoli per la qualificazione alla Fase Elite degli Europei di categoria (Tutino risulterà essere l’unico classe ’96 insieme al centravanti del Parma Alberto Cerri, in una rosa composta da tutti ragazzi nati nel 1995). Tante soddisfazioni, ma anche qualche dispiacere per Tutino e tutti i suoi compagni, quali ad esempio le inaspettate sconfitte, parliamo ancora dell’annata 2011/2012, contro il Gubbio (1 a 3), o la Lazio allenata da Simone Inzaghi (3 a 2 in casa dei laziali). Il ragazzo però dimostra qualità non comuni tra i suoi coetanei, ed è così che Adolfo Sormani decide di convocarlo in Primavera, dove all’esordio, a soli 15 anni, segna una fantastica doppietta contro il Gubbio (con un partner offensivo di tutto rispetto come Giuseppe Mascara, anch’egli autore di due gol). A suon di grandi prestazioni Tutino è diventato in questa stagione un punto fisso della Primavera e della Nazionale Under 17 di Daniele Zoratto, con il quale ha giocato l’Europeo di categoria in Slovacchia, perso in finale ai calci di rigore per 5 a 4 contro la Russia, dopo che i tempi regolamentari e i supplementari erano terminati a reti inviolate. Con la maglia del Napoli, nella stagione appena terminata, con Saurini in panchina, Tutino ha battuto i portieri avversari per 3 volte in 21 presenze, numeri che però mascherano la grande stagione di questo ragazzo, che giocando due anni sotto età ha comunque regalato spettacolo e grandi prestazioni.
DOTI TECNICHE – Ragazzo che nonostante l’età mostra una muscolatura molto sviluppata, Tutino è un attaccante esterno molto veloce e con una progressione che riesce a spaccare le difese avversarie. Dotato di grande tecnica, nonostante il ruolo, che non gli permette di giocare sempre vicino alla porta, è dotato di uno spiccato senso del gol, come testimoniano le tante reti realizzate fino a questo momento con il Napoli. Questa grande tecnica e il grande fiuto per il gol gli è valso il soprannome di GT7 (GennaroTutino7, con chiari riferimenti a CR7, ovvero Cristiano Ronaldo), da lui accettato di buon grado essendo il portoghese, fenomeno del Real Madrid, uno dei suoi giocatori preferiti. Nonostante quanto appena detto, Tutino è un giocatore che ama mandare in gol i compagni, ed infatti sono tanti gli assist che serve ai suoi in situazioni di pericolosità del Napoli. Il suo ruolo naturale è, lo si è detto, l’attaccante esterno, ma può essere impiegato anche come seconda punta, nonostante abbia ancora qualche difficoltà nel riuscire a trovare i giusti tempi di inserimento, ma data la giovanissima età sicuramente con il tempo questo “difetto” andrà scemando.
Il Napoli crede molto in questo ragazzo, e come il Napoli anche i tifosi partenopei, che vedono in Tutino un potenziale titolare della prima squadra azzurra del futuro, che finalmente dopo anni di buio delle giovanili comincia a plasmare dei veri e propri campioncini, come i fratelli Insigne, Ciano, Maiello, e perchè no, TUTINO!