Genoa-Napoli, 10 giugno 2007. Una partita speciale, una data che viene ricordata ancora con affetto dai tifosi partenopei.
Era il 10 giugno 2007 ed il Napoli si apprestava a disputare l’ultima partita del lunghissimo campionato di serie B. Dopo due anni infernali trascorsi nella vecchia serie C, c’era la possibilità di tornare immediatamente in serie A, nel calcio che una piazza come Napoli meriterebbe a prescindere. A Genova, contro la squadra rossoblu, l’ambiente era da sogno: due squadre gemellate pronte a risalire a braccetto dalle ceneri alla gloria. Tutto però dipendeva anche dal risultato del match tra Piacenza e Triestina, poiché il rischio play off era ancora vivo.
Novanta minuti vissuti al cardiopalma: la traversa di Sosa, il palo di De Rosa, il tiro di Calaiò che metteva i brividi a Rubinho e mille altre emozioni che solo un pallone che rotola sull’erba riesce a regalare. Il vantaggio del Piacenza spezzava momentaneamente i sogni di gloria delle due squadre, ma al 65esimo minuto ecco arrivare la giocata che cambiò la storia: una punizione millimetrica di Allegretti riportava infatti la Triestina in parità, mandando virtualmente Napoli e Genoa in serie A.
L’invasione di campo , il triplice fischio anticipato di Rocchi e la doppia festa a Napoli e Genova sono avvenimenti rimasti indelebili nei ricordi e nel cuore dei tifosi azzurri. Da quel momento, la crescita del club capitanato da De Laurentiis è stata costante ed ha regalato soddisfazioni ed emozioni ancora più forti. Non sarà bella e prestigiosa come il 10 maggio, ma anche il 10 giugno è una data che continua ad avere il suo perché. Con quel numero magico che ricompare quasi ossessivamente in ogni strato della storia partenopea…
Antonio De Filippo