Primo non prenderle. È il motto di Rafa Benitez, da sempre molto attento alla fase difensiva, ma nessuno ha saputo interpretarlo meglio di Beppe Bruscolotti, almeno con la maglia del Napoli. Il mastino di Sassano, capitano azzurro di lungo corso, era un marcatore di quelli vecchio stampo quando ancora si giocava con il “libero”. Adesso, il Napoli passerà dalla linea a tre a quella a quattro, qualcosa cambierà. “Non sono solo numeri, Benitez dovrà essere bravo a far metabolizzare i nuovi movimenti ai suoi difensori, in particolare agli esterni”. Con Maggio ed Armero sulle fasce il Napoli rischia di essere troppo offensivo. “Credo che Zuniga verrà riportato a destra, comunque di certo uno dei due laterali dovrà spingere meno rispetto al recente passato”.
Sogno Skrtel Benitez ha indicato come priorità l’acquisto di un centrale di alto livello. Il suo sogno rimarrà Skrtel. “La reputo un’operazione molto difficile – afferma Karol Csonto, agente del 28enne slovacco. – Ho grande rispetto per il Napoli, ma Martin ha ancora tre anni di contratto con il Liverpool e la sua permanenza lì è l’ipotesi più probabile”. Così, ieri rimbalzava dall’Inghilterra la voce di un interessamento per Ashley Williams, 28enne centrale difensivo gallese dello Swansea. In Italia piace molto Astori, ma proseguono le trattative con Rami del Valencia: “Astori? Non credo che possa fare la differenza rispetto ai difensori che abbiamo già in rosa. La differenza può farla un nome internazionale, in grado di fornire maggiore qualità all’intero reparto che comunque è ben assortito”. Chissà che, a sorpresa, questo giocatore non possa essere Fernandez, di rientro dal Getafe: “Lui, di sicuro, è il più abituato a giocare in questo modo – afferma Bruscolotti – e quindi il modulo a quattro potrebbe facilitare il suo inserimento che sin qui è stato difficile”. L’organico del Napoli, attualmente, sarebbe al completo con Cannavaro, Gamberini, Britos e Fernandez. “Evidentemente, uno di questi potrebbe andar via o cambiare ruolo. Ad esempio, Britos ha una stazza notevole e potrebbe avere difficoltà senza riferimenti alle sue spalle, come accadeva prima”.
Cannavaro, il perno Discorso diverso, invece, per capitan Cannavaro. Bruscolotti ha piena fiducia nei confronti del suo erede: “In realtà, dovrà modificare qualcosa nel suo atteggiamento perché sarà chiamato di più ad aggredire l’uomo e meno alle chiusure laterali. Però, ha già svolto questo compito con ottimi risultati a Parma e non penso avrà problemi”. Insomma, per Bruscolotti il reparto difensivo è da puntellare, ma non certo da rifondare. Un po’ come l’intera squadra: “Il Napoli ha già dimostrato nella stagione che si è appena conclusa di poter competere ad alti livelli, ma per riuscire a ben figurare anche in Champions servono tre o quattro rinforzi di spessore. Diciamo uno per reparto”. A partire dalla difesa: il primo comandamento è sempre non prenderle.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 15 Giu 2013 - 13:41