LECCE CARPI VIOLENZA – Guardateli. Guardateli come corrono in campo felici. Osservateli nella loro maestria, nel loro volto incappucciato, nella leggerezza con la quale cercano di colpire tutto e tutti. Giocatori, steward, giornalisti, telecamere, porta. Darebbero cazzotto all’aria se si potesse fare.
Guardateli, e chiamateli pure tifosi violenti, ultrà di chissà quale condizione. Difendeteli ancora, ULTRAS LIBERI, TIFO LIBERO E VIOLENZA LIBERA. Basta. Ci avete abbastanza rotto con le vostra logiche retro’. Di ultra nella vostra testa avete solo l’ignoranza e la violenza che vacilla tra i vostri sparuti neuroni.
Smettetela di seguire le partite, allontanatevi dagli stadi. Sfogatevi con altre cose. Il golf: non l’avete mai provato?! Forse farebbe il caso vostro, vi rilasserebbe un pochino. Smettetela di prendervela col calcio, e con quello che resta ancora di bello in questo sport. Accettate le sconfitte come vengono, e lasciateci in pace. Andate a correre in altri campi, andate a sfogarvi in maniera diversa. O ancora, evitate proprio di sfogarvi, non ve lo consiglio.
Il Carpi ha meritato, e pure se non lo avesse fatto, ha sancito la legge ufficiale del calcio: la vittoria e la sconfitta, così com’è, senza destino, senza pregiudizi, senza previsioni.
Il Napoli di Benitez e del presidentissimo De Laurentiis sta per intraprendere un viaggio importantissimo: un anno fondamentale per la stagione. Un allenatore che crede nei giovani e nel progetto, senza proclami e scudetto. La parola chiave? Pazienza. Dopo quello accaduto a Lecce siamo sicuri di averla anche noi napoletani? E se finissimo una stagione triste al 13esimo posto (facciamo le corna, ovviamente), come la prenderemmo?! Pensiamoci…
Raffaele Nappi
Articolo modificato 17 Giu 2013 - 13:11