Rullo di tamburi. La nuova era azzurra è alle porte. Solo un’altra notte e Rafa Benitez sarà ufficialmente il tecnico del Napoli per il prossimo biennio. E la curiosità regna sovrana.
Una conferenza stampa quella di domani che somiglierà molto ad una torre di Babele, con giornalisti accreditati da tutti i continenti, segnale dell’internazionalità acquisita dalla società partenopea. Aurelio De Laurentiis sarà il solito mattatore. L’ha dimostrato ieri, annunciando l’incontro con la stampa con una serie di tweet pluri-linguistici. Parlerà anche dei progetti in cantiere, ha detto. Orecchie spalancate, dunque.
La sua cinematografica personalità non potrà però essere straripante. Il personaggio che andrà a presentare, di aspetto candido e rassicurante, è un veterano del calcio, uno che sa brillare di luce propria. L’attesa è anche lì, nel testare l’approccio mediatico di Benitez. Nell’indagare la porzione di carisma e simpatia che presidente ed allenatore sapranno strapparsi a vicenda. Certo, il primo è padrone di casa, l’altro solo il nuovo inquilino. Ma è una convivenza caratteriale che sarà alla base del loro rapporto e del futuro del Napoli. Un po’ come con Edi Reja potrà essere anche a tratti burrascoso, ma certamente schietto e genuino. E le sorprese non mancheranno.
Sorprese che tutti hanno pronosticato già per domani. Con un patron che non perde occasione per tirare fuori dal cilindro gemme di ogni colore, la giornata di domani non può scivolare via con un timido e classico annuncio nuziale. Allora toto-colpo di scena è partito da un pezzo. Addirittura si è parlato di ben tre nuovi innesti che Aurelio potrebbe presentare insieme al mister. Un azzardo. Molto probabile è invece la partecipazione di Dries Mertens, esterno belga del Psv ormai chiaramente ad un passo dal Napoli. Anzi, forse le dichiarazioni di giubilo del suo procuratore hanno un po’ infastidito De Laurentiis. Un regalo scartato prima della mezzanotte gli fa storcere il naso. E lui che vive di teatralità chissà che non abbia preparato un mancino ad effetto per i suoi tifosi.
Ma torniamo al nocciolo della questione. Rafa Benitez e la panchina azzurra. Il primo dopo Gianpiero Ventura nella gestione De Laurentiis a prendere in mano le redini partenopee dall’inizio della stagione. Lavorare in simbiosi con il gruppo e con la dirigenza fin da principio, dettando le sue priorità. Un ruolo di tutto rispetto, un peso da sobbarcarsi senza tentennamenti. E’ partito col piede giusto, parlando immediatamente di “vittorie” e “passione da condividere con i tifosi napoletani“. Questo appena il suo passaggio è stato ufficializzato. Idee chiare senza badare ai mezzi termini, toccando con saggezza le corde tese della platea azzurra. Poi il messaggio paterno ad Insigne dopo la sconfitta dell’under 21 nella finale degli Europei. Altro passettino ben calibrato verso il cuore di chi lo sosterrà. Esperto di comunicazione oltre che di pallone, insomma. Domani, alle 17, non credo ci sarà spazio per le banalità. Domani, alle 17, avremo una prima risposta ai nostri interrogativi. Tutti gli occhi su Castelvolturno. Stay tuned.
Ivan De Vita
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