Hello Napoli, qui Seattle: il diario che narra “il sogno americano” di Barreca, Giacinti e Kensbock

1001067_367246413397411_832056760_nProsegue a gonfie vele l’avventura nella Women Premier Soccer League con la maglia del Seattle per Alessandra Barreca, Valentina Giacinti e Caterina Kensbock.

Anche se nelle ultime due partite, il suo nome non è apparso nel tabellino dei marcatori, Valentina Giacinti continua a far parlare di se: “Porto un pò di Napoli sulla maglia. – Ha spiegato l’attaccante bergamasca – Il numero che ho scelto, il 45, non è per Balotelli, ma per le mie compagne in azzurro: il 4 è di Antonella Morra, il 5 di Gioia Masia e sommati fanno il 9, il mio numero preferito.”

Tuttavia, lo scorso venerdì, nell’ambito della partita terminata 5-2 a favore del Seattle contro l’Eugene Metro Futbol Club, è andata a segno “la nostra” Alessandra Barreca, che, così, ha siglato la sua prima rete americana.

8454_10151776446578793_10819652_n“Qui è tutto stupendo. – Racconta la stessa BarrecaI luoghi, le persone. Sono ospite di una famiglia fantastica che ha due bambine meravigliose e per fortuna con il cibo mi è andata di lusso, loro mangiano salutare, senza propinare schifezze! Ci stiamo allenando praticamente tutti i giorni, considerando che non ho quasi mai giocato una partita intera con il Napoli quest’anno, sto reggendo abbastanza bene i ritmi. Come immaginavo, il calcio qui è diverso, non solo per le infinità di cambi, – si può uscire e rientrare – ma soprattutto perché le calciatrici sono molto fisiche ed infatti ho lividi ovunque! Gli arbitri, a volte, lasciano a desiderare e questo mi fa sorridere se ripenso a quando ci lamentavamo degli arbitraggi italiani durante il campionato!”

La centrocampista del Napoli Carpisa Yamamay è palesemente felice per il primo gol siglato con la maglia del Seattle, così come tangibile è l’entusiasmo legato all’esperienza che sta vivendo negli States, ma sottolinea anche che la migliore in campo, nella partita contro l’Eugene Metro Futbol Club, è stata Caterina Kensbock, autrice, a giudizio unanime, di una prestazione esaltante.

La Kensbock, tuttavia, si nasconde dietro l’umile modestia insita nella sua persona e che contraddistingue il suo animo di ragazza cordiale e discreta che proprio non le consente di autoelogiarsi, preferisce che siano gli altri a tessere le sue lodi.

1005124_10151773116703793_1764690383_nEppure, dopo l’ennesima sonora vittoria conseguita qualche ora fa dalla squadra che rappresenta, in virtù del 4-0 maturato contro il Bend Timbers, neanche la calciatrice italo-tedesca riesce a celare il suo entusiasmo: “Ieri abbiamo vinto ancora! Che bella atmosfera! Ora finalmente due giorni di riposo!”

E allora buona vacanza ragazze, questi due giorni da turiste in terra americana, alla luce di quanto state dimostrando in campo, risultano essere ampiamente meritati.

Luciana Esposito

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