Un passaggio anche sull’ambiente che Benitez ha trovato in quel di Napoli: “L’ambiente è fantastico. I tifosi mi chiamano per la città “Rafè, ‘o rrè ‘e Napule” ricordando il passaggio degli spagnoli per queste zone. A Napoli c’è una passione per il calcio come mai ho trovato da nessuna parte. Qui il calcio è vita”.
Benitez poi loda il lavoro di Riccardo Bigon: “Abbiamo un ottimo direttore sportivo come Bigon e cercheremo di darci una mano l’uno con l’altro. Non è come in Inghilterra, dove l’allenatore è anche manager; io qui mi concentrerò solo nel fare l’allenatore e dare quanta più forza possibile alla squadra”.
E su Callejon: “E’ un giocatore molto interessante, ma a Madrid non si sa ancora chi rimarrà e chi verrà ceduto. Dovranno prima prendere il nuovo allenatore per decidere chi mettere sul mercato”.
Lo stile di gioco: “Dicono che sono difensivista vero? Non so perchè dicono questo di me. E’ un topic molto ricorrente nel circuito calcistico e sembra quasi che le mie squadre non abbiano attacco da come parlano. Invece io le dico che quasi tutte le mie squadre hanno realizzato più di 60 gol a stagione. Il mio calcio è soprattutto equilibrio: naturalmente bisogna fare gol ma contemporaneamente cercare di non prenderlo. Questa è la prima premessa del mio stile di gioco. A dir la verità le mie idee le devo ad Arrigo Sacchi: mi piace giocare con il 4-2-3-1 ma con il tempo ho imparato anche ad adattarmi a nuovi sistemi di gioco, quando la situazione lo richiede. Non è raro vedere le mie squadre con tre difensori centrali o due punte”.
Ed infine un passaggio sul Real Madrid: “Mi hanno chiamato una volta ma ero impegnato con il Liverpool; e da lì non sono stato più contattato. Ma adesso non mi interessa più di tanto, c’è il Napoli, dove dal presidente sino ad arrivare all’ultimo tifoso mi è stato dimostrato tantissimo affetto. Non posso pensare al Real Madrid in questo momento, sarebbe una mancanza di rispetto verso questo fantastico club, che non commetterò”.
Fonte: AS.com
Articolo modificato 24 Giu 2013 - 11:24