Quest’oggi non vi parleremo di funamboli, dribblatori, velocisti, goleador, bensì di una saracinesca. Perchè saracinesca? Perchè questo ragazzo di soli 17 anni ha dimostrato che quando è in giornata fargli gol è qualcosa di veramente difficile. Lui è Nikita Contini Baranovski, portiere della Primavera del Napoli.
LA SUA STORIA – Nikita nasce a Kiev il 21 maggio 1996, figlio di madre ucraina e padre italiano. Muove i primi passi all’interno del mondo del calcio nell’Atletico Giugliano, nobile decaduta del calcio campano, quest’oggi militante nelle minori serie dilettantistiche. Nel 2007 viene tesserato dal Napoli, ma comincia far parlare di sé con i Giovanissimi Nazionali, che grazie anche a lui ottengono ottimi risultati, come il grande campionato culminato con la sconfitta contro la Fiorentina nella finale scudetto. Proprio con i Giovanissimi Nazionali, due stagioni fa, Nikita è colpito dal primo grande infortunio della carriera, dovuto ad uno scontro fortuito con il compagno di squadra Gennaro Tutino. Resta fermo per qualche mese ai box, e al rientro nonostante non sia al massimo l’allenatore Liguori crede in lui, aiutandolo pian piano a recuperare e schierandolo in campo con continuità non appena c’è stata la possibilità. Passa quindi agli Allievi Nazionali, dove è ancora titolare e dove ottiene buonissimi risultati come la grande prestazione nella semifinale del Torneo Arco di Trento dove il Napoli batte ai calci di rigore l’Atalanta, perdendo però in finale contro l’Inter. In questa stagione Nikita ha esordito in Primavera, e si è diviso tra questa categoria, facendo la riserva del più esperto Diamante Crispino e gli Allievi Nazionali, dove invece ha giocato da titolare.
DOTI TECNICHE – Portiere dall’indiscutibile affidabilità quando è in forma, è un estremo difensore coraggioso e dalla grande personalità, abbinata ad una grande intelligenza, che gli permette di capire le mosse degli attaccanti avversari in anticipo, riuscendo così a neutralizzarli. Sicuro nelle uscite, Nikita Contini possiede un’abilità comune solo ai grandissimi portieri e che fanno di lui un vero e proprio “portiere del futuro”, ovvero quella di essere molto bravo con i piedi, che gli permette di impostare al meglio l’azione. Come ogni portiere di tanto in tanto ha una giornata storta, ma bisogna dare tempo a questo ragazzo di crescere, perchè le qualità ci sono e vanno gestite al meglio.