Cessioni Difesa – La rivoluzione dell’altro Napoli. Quello delle retrovie 0 dei titolari meno titolarissimi, stando all’eredità lessicale di Mazzarri. Quello della panchina, a conti fatti, che a dire il vero non ha lasciato tracce significative 0 per mancanza di chance 0 per varie problematiche individuali.
Grava, il totem e il simbolo. La continuità. Da domani, dal 30 giugno federale, lui sparirà dalla rosa del Napoli come giocatore, ma ben presto comparirà in un altro organico; anzi, nell’organigramma. Sì, il guerriero di mille battaglie in campo ha detto basta con il calcio giocato a 36 anni e, dopo le ultime 2 presenze in campionato, ora è pronto a indossare giacca e cravatta: farà il dirigente. Come promesso da sempre da De Laurentiis in persona.
Diverso il discorso relativo a Rolando. Il ventisettenne portoghese preso in prestito a gennaio dal Porto: sei mesi napoletani di poco e nulla; quattro mesi a provare a ribaltare le gerarchie più che consolidate della difesa di Mazzarri, 7 presenze in campionato, 2 in Europa League, nulla di brillante da segnalare e arrivederci e grazie. Rientrerà dal prestito alla base e sarà un ricordo. Va così, senza rancori. Finirà con un bel po‘ di amarezza in più, invece, l’esperienza di Rosati, 30 anni compiuti mercoledì e 10 gare stagionali (6 in Europa): andrà via con il rammarico di essere incappato in un momentaccio di quelli che a volte tagliano le gambe a gente del suo ruolo. Piace al Sassuolo.
Da definire il futuro di Mesto, trentunenne jolly delle fasce sempre affidabile (16 gare e un gol in campionato, 6 in Europa League, una in Coppa Italia): Benitez riflette.
Vitale ha fatto un figurone a Terni. Trentanove presenze e dieci gol per Luigi Vitale (25) da Castellammare, insomma uno del posto. Mancino di fascia, pure rigorista, nonché reduce da una stagione entusiasmante coi rossoverdi, è tornato alla base dopo il prestito ed ora è richiesto da parecchie squadre. Livorno, Torino, ma ultimamente pare prendere quota l’ipotesi-Catania. Anche perché fanno curriculum sia le svariate presenze in serie A, che la rete allo Steaua Bucarest in Europa League. Altro mancino itinerante, Dossena (31, vecchia conoscenza di Benitez) torna da Palermo ma di certo ripartirà. Piace molto alla Samp, ma anche il Toro è sulle sue tracce.
FONTE: Corriere dello Sport
Articolo modificato 29 Giu 2013 - 09:38