La Spagna non è entrata mai in gara, subendo costantemente il pressing asfissiante dei brasiliani, indiavolati sin dalle prime battute. C’è da dire che i primi cedimenti della Spagna si erano avvertiti già dalla gara contro l’Italia, ma per fortuna loro i rigori sono stati benevoli nei loro confronti, ma al Maracanà non c’è stata storia e lo dimostra il fatto di dover subito rincorrere i verde-oro andati subito in vantaggio con Fred.
Il gol del cannoniere ex Fluminense è esemplare per scaltrezza e rapidità di esecuzione, ribadendo in rete un pallone vagante in area ed anticipando Casillas con una “zampata” degna di uno dei migliori attaccanti attualmente in circolazione (2′). Il vantaggio fulmineo è un premio che viene legittimato nel proseguo del primo tempo, durante il quale la Spagna non riesce mai a dettare i ritmi del gioco ma, anzi, sbagliando in maniera grossolana passaggi in altre circostanze semplici da eseguire.
Ne derivano velocissime ripartenze del Brasile, che riesce a procacciarsi importanti spazi in cui fiondarsi con i vari Neymar, Fred e gli inserimenti da dietro di Oscar e Paulinho. Arbeloa rischia il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo su Neymar lanciato a rete, mentre Iniesta è l’unico che cerca di dare la carica ai suoi, impegnando Julio Cesar.
La grande occasione per il pareggio arriva intorno al quarantesimo, quando Pedro supera lo stesso Julio Cesar. Solo un grande intervento di David Luiz salva il risultato, spazzando via il pallone a pochi centimetri dalla linea di porta, ormai sguarnita: un salvataggio che vale quanto una rete.
La rete, quella vera, arriva a ridosso del fischio finale ma non è di stampo brasiliano. E’ infatti Neymar a raddoppiare, dopo aver ricevuta palla da Oscar sul filo del fuorigioco, scagliandola sotto la traversa, con un potente sinistro sul quale Casillas non può farci nulla (44′). Sul 2-0 si va al riposo, ma la sensazione è che la partita possa già definirsi chiusa all’intervallo.
Sensazione che lascia spazio alla realtà in avvio di ripresa, giusto il tempo di apprezzare la doppietta di Fred, che valorizza al massimo l’assist di Hulk, impreziosito dal velo di Neymar, collocando il pallone sul palo lontano difeso da Casillas, con un interno destro che non lascia scampo a Casillas (48′). Incredibile ma vero: manca un tempo intero da giocare e la Spagna è sotto per 0-3!
La chiosa finale a questa finale dall’esito già scritto è il calcio di rigore assegnato alla Spagna per fallo di Marcelo su Neymar. Sul dischetto si presenta Ramos, che però sbaglia. Era l’ultima chance per rientrare in gara, resa ancora più difficoltosa dall’espulsione di Piquè, per fallo sul suo prossimo compagno di squadra Neymar. E’ il segnale di resa definitiva ed incondizionata della Spagna, che non può far altro che limitare i danni in attesa del fischio finale.
Fischio finale che sancisce il trionfo dei padroni di casa, che hanno avuto il merito di trovare una buona condizione fisica nel corso del torneo, e bravi nell’approfittare con cinismo delle occasioni propizie, come accaduto con l’Uruguay. Vittoria meritatissima che vale due record: quello di vittorie nella manifestazione, e sono ben quattro le iscrizioni del Brasile nell’Albo d’Oro del torneo, delle quali le ultime tre consecutivamente. Un avviso importante per il mondiale dell’anno prossimo, per il quale la “Seleçao” ha posto un’importante candidatura su un’ipotetica vittoria.
Ma per il mondiale c’è ancora tanto tempo per poterne parlare; lasciamo festeggiare il Brasile!
FIFA CONFEDERATIONS CUP 2013
FINALE
Maracanà, Rio de Janeiro
BRASILE v SPAGNA 3-0
(2′, 48′ Fred, 44′ Neymar)
Articolo modificato 1 Lug 2013 - 10:18