Chi può dirlo? Nella palla di cuoio è complicato leggere ed in questi giorni – in queste ore – lo è sempre di più: però poi fai un clic, vai sul sito del Lione, dài un’occhiata e non c’è bisogno di interpretare con malizia ciò che Maxime Gonalons in estrema chiarezza e con assoluta sincerità rivela all’umanità intera, Napoli compreso: “Ci sono varie voci che circolano e alcune cose sono vere. Mi stanno osservando grandi club: io sono concentrato esclusivamente sul Lione ma nel calcio tutto può cambiare molto velocemente”. L’opinione non può stavolta essere assolutamente separata dai fatti ed il riferimento di Gonalons conduce direttamente anche a Napoli, in quel macrouniverso da sei milioni di tifosi sparsi nel mondo che gli si è schiuso dinnanzi dopo il blitz di Riccardo Bigon in Francia della settimana scorsa, utile per allacciare rapporti con il procuratore d’un centrocampista che a Benitez va di lusso.
L’APERTURA – Tutte le strade conducono al San Paolo ma gli ostacoli, in sede di trattativa, sono enormi e le distanze talvolta incolmabili. Non è questo il caso, perché il Napoli ha un tetto d’ingaggio che intende rispettare e Gonalons vorrebbe invece abbattere: ci si può avvicinare. Bisognerà capire quanto sia reale, invece, il desiderio del Lione di non privarsi d’un simbolo del proprio club: ma dodici milioni di euro, mentre impazza la crisi, restano una cifra rispettabilissima. E poi quella frase che sa d’avvertimento: “Il club ha fiducia in me e questo è importante. Ma le cose mutano rapidamente”.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 3 Lug 2013 - 09:11