In tempo di calciomercato tutto è possibile, quindi oggi lasciamo da parte nomi, rumors ed indiscrezioni dando spazio ai sogni fantasticando un po’ con il futuro del Napoli. Poniamo caso che, per qualche ormai assurda ragione, Cavani decidesse magicamente di restare sotto l’ombra del Vesuvio perseguendo la stessa magica illuminazione divina che solo qualche anno fa lo condusse fin da Aurelio De Laurentiis. Proviamo a pensare inoltre che, mandando all’aria il fair play finanziario sempre per qualche motivo non noto ai più, il club azzurro si scateni irragionevolmente sul mercato acquistando il Mario Gomez di turno insieme ai vari Astori, Ranocchia, Candreva, Cerci e chi più ne ha, più ne metta. Il Napoli che abbiamo di fronte sulla carta è invincibile e vanta anche una panchina di lusso, trascinato da un allenatore che ha subito instaurato un rapporto unico e ben saldo con la piazza e la tifoseria, riuscendo a valorizzare al meglio ogni sua pedina.
Fin qui tutto perfetto, pronti per l’esordio in campionato a fine agosto. Prima di scendere in campo però, è tempo di rispondere alle consuete domande di ogni inizio stagione, in particolare la più spinosa: “Qual è l’obiettivo del Napoli?”. E qui vi volevo. La Juventus è sempre lì con Tevez, Llorente e tanti altri campioni (e questo purtroppo non è un sogno ma l’attuale realtà..), presumibilmente anche gli altri top club si sono più o meno rinforzati e c’è una Champions da giocare, insieme al riscatto in Coppa Italia. Tre competizioni scaglionate, tutte molto blasonate. Ma su cosa vorrebbe puntare il tifoso partenopeo? Su cosa punterà invece quest’anno la società? Come abbiamo visto lo scorso anno tramite l’avventura dell’undici di Conte, è possibile vincere il tricolore disputando anche un buon cammino in Europa ma è risaputo che il Napoli non vuole fare la comparsa bensì essere protagonista, portare a casa un altro trofeo insomma.
Il discorso quindi non diventa troppo futurista: per attuare un buon mercato, bisogna avere ben impresso un obiettivo da raggiungere, per poter creare una squadra competitiva nei vari ambiti. Se davvero De Laurentiis volesse aggiungere un trofeo alla sua bacheca, visto che la Champions al momento sembra quasi impossibile da vincere (e nel quasi inserisco con una visione più che ottimista anche tutti i sogni con il quale è partito questo editoriale…) e la Coppa Italia già stata conquistata, direi che il prossimo anno l’indiscussa priorità sarà e dovrà essere il campionato. Cosa che certo non mi dispiace… quando il Napoli ha vinto il secondo scudetto, avevo solo poco meno di quattro anni.
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