Amichevoli Napoli – L’estate non sta finendo, anzi. Ma quest’estate s’appresta però a svuotarsi di vacanze per riempirsi di contenuti, (ri)tuffandosi in un intenso clima di approntamento della stagione che è alle porte. Aria salubre, aria rarefatta (un po’ non guasta) ma non fritta. Altrochè, non sarà più vacanza ma training e stretching, non sarà più il dolce cullarsi sull’amaca dei pensieri impalpabili, ma il momento di premere su quel pulsante dove c’è scritto “Start”. E poi i primi colpi un p0‘ rochi e sommessi, seguiti dal familiare rollio dei motori che vanno al minimo di giri. Arriva il ritiro, tempo otto giorni, il 13 prossimo torna Dimaro (sino al 26). Un piccolo ma “big paradise” da gustare: tutto partirà da quel borgo che si colorerà d’azzurro intenso per la gradita e rinnovata occasione, per poi planare in uno dei templi del calcio. L’Emirates Stadium.
Quindici giorni ad intercorrere fra la prima e l’ultima amichevole pre-campionato (per adesso in programma). Il nuovo, ma non del tutto completo Napoli di Benitez, sta aggiungendo tasselli e provando nel contempo a snellirsi. Per far sì che il tecnico possa iniziare a lavorare con un gruppo già più o meno formato, con una certa fisionomia, seppur valutando quelli che per adesso stazionano in una sorta di terra di mezzo. E, di sicuro, questo rinnovato Napoli sarà destinatario di curiosità in eccesso, più di quella che calamitava la Mazzarri-band.
Il Feralpi Salò (Lega Pro Prima Divisione) darà il “la” il 20 luglio (forse preceduto da una “partitella” con qualche rappresentativa locale), per saggiare l’acqua prima di immergersi, e poi la sfida con il Porto a Londra, per ora ultima della serie, darà il via alle vere e proprie manovre di avvicinamento al campionato. Insomma, è arrivato il momento di fornire un identikit alla squadra, valutando opzioni e variabili, ma nello stesso tempo osservandola, misurandola nella girandola di amichevoli. Ossia: Feralpi Salò, Feyenoord, Paris Saint Germain, Arsenal e Porto. Mica male no?
EMIRATES CUP – Il Napoli di Don Rafè sceglie perciò il profilo alto, l’occasione da non perdere (anche per quelli che assisteranno), un po‘ il meglio che ci sta in circolazione. Ecco perciò servita a stretto giro di tempo l’Emirates Cup d’inizio agosto, il pezzo forte, per giocare pure un po‘ al rialzo, per far lievitare il coefficiente di difficoltà e barrare altre caselle di valutazione. Ciò che occorre a Benitez. Nell‘Emirates Stadium da 60mila posti a sedere, ad Ashburton Grove (nord di Londra), si farà ancor più sul serio con l’Arsenal ed il Porto (la quarta è il Galatasaray ma non incrocerà gli azzurri). Due sfide secche con classifica finale: i padroni di casa di Wenger e Walcott il 3 alle 16,20, ed i lusitani di Paulo Fonseca (dopo Pereira) freschi di titolo il 4 alle 14. Ultimo trofeo ai New York Red Bulls nel 2011 (non si è disputata l’anno scorso causa Olimpiadi). Signori, ancora uno spicchio di pazienza.
FONTE: Corriere dello Sport