TOPDAY EDINSON CAVANI | Quel 93esimo minuto in pochi lo dimenticheranno, forse nessuno. Era la classica partita di sofferenza fino all’ultimo secondo, una delle solite che il Napoli era abituato a regalarci, solo per lo sfizio di “intossicarci” la domenica. Tante occasioni create, mai la palla dentro, 0-0 al 30′, poi alla fine del primo tempo, ancora niente al 75′, e la rassegnazione del 90′ di chi ormai non ci spera più e comincia ad imprecare per quei 2 punti lasciati al San Paolo contro un modesto Lecce, che solo grazie ad un salvataggio sulla linea di Grava per poco non ti fa lo scherzetto. Poi, il lampo che accende il San Paolo. Verticalizzazione del Principito Sosa, sì, proprio Sosa, lui prende palla poco dopo la linea di metà campo: e op, ne salta uno, op, e sono due, arriva anche il terzo, saltato, guarda la porta, bolide dai 30 metri… e poi, sinceramente il vuoto. Si esulta già prima che la palla riesca ad entrare, il pallone che si insacca alle spalle di un incolpevole Rosati lo si vedrà solo negli highlights di qualche minuto dopo, dove la prodezza di Cavani si perde tra i tanti gol della Serie A in quella domenica di fine dicembre. C’è stato chi, perso tra la gioia della folla, ricorda solo il boato dell’ultimo secondo, e chi, invece, ha visto piatti e bicchieri rovesciati per la foga dell’esultanza. Certo, avremmo potuto scegliere la tripletta alla Juventus, la doppietta all’esordio contro l’Elfsborg o il poker al Dnipro, magari un’altra delle sue triplette, tra quelle messe a segno a Milan, Inter, Lazio, Utrecht, Sampdoria: insomma, c’è stato imbarazzo nello scegliere la giornata di gloria del Matador. Ma quel gol al Lecce, quell’urlo di gioia dell’ultimo secondo, di chi vede la propria domenica cambiare radicalmente faccia nel giro di qualche secondo, ecco, quello sarà una delle cose che ci mancheranno di Edinson Cavani. Eh beh, Matador, adesso tocca al Parc des Princes, toccherà al Sochaux o all’Evian, ma quel boato del San Paolo quando ti ricapita di risentirlo!
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