La missione (im)possibile ha una sua ufficialità e in quel can-can ch‘é il mercato Edin Dzeko (27) entra dalla porta principale, attraverso le dichiarazioni che Aurelio De Laurentiis offre in pubblico in tempi non sospetti: “Bigon é andato a negoziare per Dzeko, per vedere se ci sono possibilità di chiudere”. Accadde un mese fa e trenta giorni dopo non é cambiato granché: nella lista della spesa c’é un bosniaco grande e grosso, un fisico imponente, la certificazione della sua potenza e delle sue capacità racchiuse nel curriculum e poi quelle annotazioni arrivate direttamente dai difensori del Napoli, rimasti impressionati nella doppia sfida con il Manchester City dalla «prepotenza» d’un centravanti complicato da marcare.
Le controindicazioni sono però varie: per cominciare, gli sceicchi (e Pellegrini) non hanno la necessità, né la volontà, di cedere il bomber; e poi, dovesse esserci questa possibilità, c’é una valutazione eccessiva del club inglesi (più di trenta milioni) che stride con quanto pensano a Castel Volturno di declinare eventualmente per quel colosso (quindici, poco in più). Semplice non é ma la strada ‘e ampia e lunga.
Altra idea, l’ultima in ordine di tempo, è Jackson Martinez (26), (26 gol in trenta gare quest’anno) attaccante che s’é ritagliato spazi internazionali rilevanti. Il terzo (eventualmente) colombiano ha una sua statura (mica solo fisica) e però anche un prezzo da brividi (rappresentato dalla clausola da 40 milioni di euro): però provarci ha un senso e aspettare pure, consapevoli che il Porto non fa sconti e che investire i 2/3 di ciò che sta per versare il Psg vuol dire osare. L’estate é lunga e non c’é fretta di chiudere: però, per capire, sono stati allertati i manager e s’é lanciata una sassata nelle stagnanti giornate consumate a riflettere e magari a ricevere un ok per esagerare un altro po’: i trenta milioni presentati come oggetto della seduzione sembrano ancora pochini.
FONTE: Corriere dello Sport