Milan-Napoli 1988/ Era il 3 gennaio 1988: il Napoli di Bianchi sfidava i rossoneri a San Siro. In quella data si scriveva una pagina importante del calcio italiano e partenopeo, anche se per gli azzurri l’esito non fu quello immaginato.
Milan-Napoli: lo scontro di due squadre che si rincorrevano; anzi, i partenopei erano i favoriti. Il Milan occupava la quarta posizione in classifica, a -5 dal Napoli di Maradona (che aveva già conquistato 21 punti su 24 a disposizione). Nei primi minuti gli azzurri stavano rispondendo in pieno alle aspettative; al 10′ infatti Careca realizzava una splendida rete portando il Napoli in vantaggio.
Poi il paradosso. Quel gol alzò solo un grande polverone che rese miopi gli azzurri, favorendo il Milan che colse nel migliore dei modi l’occasione. Un cambio di scena. I rossoneri pareggiavano dopo pochi minuti, con un gol di Colombo al 19′. E da quel momento la grinta rossonera fu inarrestabile: alla fine del primo tempo il Milan era in vantaggio, con un centro di Virdis al 24′.
Una doccia fredda che indebolì gli azzurri per tutto il secondo tempo. Venivano meno l’attenzione, la fiducia, la grinta, l’occasione. E gli avversari rubarono la scena ai presunti favoriti divenendo protagonisti sul campo del San Siro, determinati a voler mettere in chiaro che in casa loro dovevano dominare. E così fu. Un immenso Gullit segnava la terza rete al 63′ e passava il testimone a Donadoni che con il suo gol al 78′ calava il poker rossonero, dando il colpo finale agli azzurri già barcollanti.
Una storia che insegna, perchè nel calcio nulla è scontato e quel giorno gli azzurri hanno peccato di presunzione. In quella partita l’errore dei partenopei fu determinante.
In quel lontano 3 gennaio gli azzurri persero solo una battaglia. Dopo quindici anni la storia si è ripetuta. Gli azzurri alla fine dello scorso campionato hanno meritato il secondo posto in classifica a +6 dal Milan…
MARIA REA
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