Un sì che dovrebbe arrivare in concomitanza con la visita degli ispettori della Uefa – oggi in città e al San Paolo – per effettuare il sopralluogo decisivo. A momento il Napoli calcio – in mancanza del certificato – ha indicato in Palermo la sede per le partite. Da domani dovrebbe aversi anche il cambio di location con il ritorno a Fuorigrotta. Nonostante i regolamenti parlino chiari. C’è la possibilità fino al varo dei calendari di cambiare. Il dato di cronaca emerso nelle ultime due settimane è che il San Paolo al di là della burocrazia e dei legittimi e necessari controlli è un impianto in salute. E se ci fossero mai stati dubbi i 450 carotaggi effettuati alla struttura da tecnici specializzati hanno evidenziato che non ci sono problemi di statica. E lo stadio è anche a prova di terremoto. Del resto il San Paolo nel corso della sua vita – è stato inaugurato nel 1959 – di terremoti ne ha vissuti più di uno, basta ricordare quello terribile del 1980, e ne è uscito sempre senza danni. La radiografia della struttura ha dato esiti positivi anche per quello che riguarda le sue caratteristiche antincendio, con la sostituzione di alcune bocchette, per le vie di fuga e soprattutto per gli impianti elettrici ed elettronici. Lo stadio è dotato – tra l’altro – di un buon impianto di videosorveglianza e di una cabina elettrica nuova di zecca.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 15 Lug 2013 - 12:53