TOPDAY GENNARO TUTINO | Dopo Rafa Benitez ed Edinson Cavani, la nostra rubrica giunge al terzo appuntamento. Protagonista un po’ insolito, Gennaro Tutino: ala offensiva classe ’96, reduce da una grande stagione con la Primavera di Giampiero Saurini e da un grande Europeo Under 17, fermato con l’Italia solo in finale, ai rigori, contro la Russia. Una storia tutta da raccontare la sua, catapultato nel mondo dei grandi senza preavviso, dopo la convocazione per il ritrovo di mercoledì scorso a Castel Volturno. E adesso, insieme a Soma Novothny, si gode un’esperienza che sarà impossibile dimenticare: in ritiro con il Napoli, a 16 anni, al fianco di campioni come Hamsik, seguendo la scia di Insigne. Sulla sua pagina Facebook trapela tutta l’emozione del momento, quando il sabato si ritrova sull’aereo che da Capodichino lo porta a Verona: e poi dritto in pullman, fino a Dimaro, dove il pomeriggio sostiene il primo allenamento insieme ai suoi nuovi compagni. Un sogno che si avvera: chi a 16 anni non darebbe tutto pur di vedere coronate le sue ambizioni? E poi, il giorno dopo, la soddisfazione dopo le parole di Benitez: “Non ho mai guardato all’età. In rosa ci sono tanti giovani che se dimostreranno di valere potranno ritagliarsi il loro spazio: Radosevic, Novothny, Tutino”. Benitez lo tiene sott’occhio, altrimenti non l’avrebbe portato con sè, e chissà che, nel suo colloquio odierno con il tecnico della Primavera Saurini, non abbia proprio parlato di lui. Piedi per terra, però, i pericoli di un’età come questa sono sempre dietro l’angolo: guai a montarsi la testa, guai a pensare di essere già arrivati quando in realtà il lavoro è appena agli inizi. Tutino lo sa, e sicuramente non si lascerà scappare questa ghiotta occasione: in prima squadra con Benitez, e quando ricapita più?