Anche tante tifose, tante donne qui al ritiro del Napoli. C’è il gruppo di Bologna. Maria Rosaria Rampone circola davanti alla tribuna con uno striscione. “Non solo ai fornelli ma anche ai tornelli”. Con lei una parente venuta dall’America, Michelle Basso, che indossa una vecchia maglia del Napoli e dice. “Bello qui, una grande festa, vengo da Sacramento, ero curiosa di vedere Hamsik”. Cinque amici si sono mossi da Roccamonfina, in provincia di Caserta. Nel gruppetto spicca Domenico Di Stasio, indossa la maglia di Maradona dell’Argentina, ad ogni allenamento. “Diego è Diego, la maglia non la tolgo mai, vado in albergo, la lavo e poi la rimetto”. E nello stesso gruppetto c’è anche un tifoso dell’Inter, Jonathan Teul. “Mi hanno portato qui e non mi fanno spostare a Pinzolo per vedere l’Inter. Benitez è un grande allenatore e simpatizzo per il Napoli ma il mio cuore resta nerazzurro” sorride con gli altri amici Paolo Panaccione, Alessio Lepore e Alessandro Mignacca. Non si voluto perdere questa grande occasione il cardiologo Enrico Evangelista, che è qui con i figli Lidia e Daniele, e i cugini Fabrizio e Laura con i piccoli Roberto e Chiara: ha l’abbonamento del Napoli da cinquant’anni. “Il primo fu nel 1964-1965, quello del ritorno in serie A. Saltai solo quello del 1981, l’anno di Krol, e per trovare il biglietto dovevo fare file lunghissime ai botteghini perchè la squadra stava per vincere lo scudetto. Poi ne ho visti vincere due con Maradona e ora aspetto il terzo”. Gianfranco De Miranda, un funzionario assicurativo romano figlio di napoletani, vive a Napoli e tifa Napoli. È qui con la figlia Francesca e indossa l’inseparabile maglia azzurra. “Mazzarri era molto bravo ma un po’ con il freno a mano tirato, con Benitez può esserci lo scatto decisivo”. Maglia azzurra fissa anche per Aniello Di Costanzo, il proprietario della Spleuza, il ristorante dove mercoledì sera Britos ha festeggiato il compleanno con tutta la squadra del Napoli. “Ho visto grande allegria tra i ragazzi, sono molto fiducioso per il campionato”. E c’è una coppia arrivata da Torino: Daniele Catalano indossa la maglia di Hamsik e segue l’allenamento con la moglie Elisa. “A Torino siamo sempre tra tanti juventini, in questi giorni è bello respirare quest’atmosfera con soli colori azzurri”. Luigi Padulano è salito da Bari e mostra il cappellino con gli autografi. “Ho quelli di Hamsik e Cannavaro e anche quello di De Laurentiis”.
Tutti tifosi azzurri, finanche un cane tifoso. Si chiama Pocho, il suo padrone è Raffaele Martucci del club Aosta Partenopea. “Lavezzi era il mio idolo perciò ho chiamato il mio cane così”. Grande festa in tribuna e nello spiazzale d’ingresso, un momento di preoccupazione per l’arrivo di un’ambulanza: un giovane tifoso aveva accusato un piccolo malore per il caldo. Si è ripreso subito.
Fonte: Il Mattino
Articolo modificato 20 Lug 2013 - 09:59