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Reina, Rafael e Julio Cesar: il nuovo orizzonte della porta azzurra

Nuova coppia Reina Rafael Corre sul web l’interrogativo di molti tifosi, Julio Cesar prima, ora Reina, ma quale è la strategia del Napoli sul ruolo del portiere? La risposta è in realtà piuttosto semplice, giunti al termine dell’ultima stagione nella quale Rosati non si è dimostrato affidabile come dodicesimo, e lo stesso Morgan ha accusato diversi passaggi a vuoto costati punti preziosi, il Napoli ha pensato di rinnovare il parco portieri individuando uno dei migliori elementi giovani su piazza mondiale, ovvero Rafael Cabral Barbosa.

Rafael Viene dal Santos, la squadra di Pelè, e poi di Diego e Robinho, e ancora negli ultimi anni di Ganso e Neymar, un club tra i più importanti e vittoriosi del Sud America. Ebbene nel club brasiliano Rafael ha disputato più di 190 partite (e ha solo 23 anni), mettendo in mostra qualità di grande esplosività e reattività tra i pali, e una ottima attitudine a dominare l’area di rigore nelle uscite, senza dimenticare anche una certa capacità di parare rigori. Su Rafael era forte da almeno due anni Walter Sabatini, DS della Roma e senza dubbio uno con l’occhio lungo per i giovani bravi che però ha dovuto virare su obiettivi diversi in ossequio al desiderio degli allenatori. Rafael arriva quindi a Napoli con le stimmate del predestinato, del gran lavoratore, del ragazzo serio cresciuto in fretta dopo aver perso la mamma all’età di 13 anni. Ma come per tutti i giocatori sudamericani, la chiave è consentirgli un adattamento al calcio e alla vita europea quanto più facile possibile per metterlo in grado di esprimere poi tutte le sue qualità.

La prima ipotesi Per questa ragione le gerarchie di partenza in questa stagione sarebbero rimaste immutate, ovvero Morgan De Sanctis sarebbe stato il titolare, fermo restando che a Rafael sarebbero toccate come minimo le gare di Coppa Italia, un certo numero di gare di Campionato (magari quelle prima o dopo un turno di Champions), e risultati permettendo anche una o due gare europee. A Morgan sarebbe toccato quindi un ruolo di mentore in questa stagione, per poi lasciare spazio definitivamente al compagno più giovane nella prossima, anche se con Benitez l’avvicendamento sarebbe potuto avvenire anche prima qualora Rafael si fosse adattato più velocemente. E qui deve essersi rotto qualcosa, perché alla firma del brasiliano, i bene informati raccontano che Morgan abbia chiesto la cessione, perché sembra che la sua volontà sia quella di giocare da titolare senza assilli di concorrenza questi ultimi anni di carriera (uno? due?) ad alto livello. Una legittima richiesta di un portiere di 36 anni che però ha obbligato il Napoli a cercare un altro portiere di provata esperienza anche per la Champions , con la difficoltà  aggiuntiva di prenderlo per un solo anno per affiancare Rafael visto che è sui di lui che si punta.

Le nuove piste e la soluzione Il primo ad essere contattato è stato Julio Cesar, la trattativa è andata spedita per i primi giorni, poi esattamente 7 giorni fa dopo che l’accordo sembrava trovato, con una piccola riduzione dell’ingaggio, il portiere brasiliano ha cominciato a manifestare perplessità, ha bloccato l’accordo e cominciato a prendere tempo, forse forte di altri interessamenti pervenuti nel frattempo (Arsenal?). Il Napoli ha atteso pazientemente, cercando di andare incontro alle richieste del portiere, salvo poi negli ultimi giorni vedere una nuova frenata e altre richieste (ad esempio il pagamento di una somma extra per l’affitto della casa a Napoli, come riportato da Gianluca Di Marzio su Sky) e si è capito che forse la questione non era più di natura economica. Perciò mancata del tutto la risposta all’ultima offerta formulata, il Napoli è andato dritto su Pepe Reina, portiere del Liverpool, che invece ha accettato la formula del prestito per un anno, sia per la prospettiva di giocare di nuovo la Champions e guadagnare punti in vista del Mondiale, sia per la possibilità di ritrovare Rafa Benitez e Xavi Valero, due persone fondamentali nella sua carriera. Le ultime stagioni non sono state brillantissime per l’estremo spagnolo in un Liverpool che è stato decisamente appannato, ma le qualità ci sono e parliamo di un portiere con 634 partite alle spalle, ben 83 presenze nelle coppe europee e 28 con la maglia della Nazionale spagnola.

Certamente l’ipotesi di schierare il presente e il futuro portiere della nazionale brasiliana avrebbe avuto un certo fascino, sarebbe stato suggestivo e indubbiamente Julio Cesar è un portiere di livello mondiale, tuttavia l’opinione di chi scrive è che Rafael sia davvero un elemento di valore e c’è da scommettere che si prenderà il ruolo di titolare già nel corso di questa stagione. Non resta che vedere all’opera la nuova coppia di portieri, senza preconcetti e senza rimpianti, il campo sarà l’unico giudice vero delle scelte azzurre.

 Andrea Iovene

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Articolo modificato 20 Lug 2013 - 08:42

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Scritto da
redazione