Già sintonizzato sulle frequenze giuste. Nel cuore del gioco con Blerim Dzemaili. Obiettivi chiari, quelli dello svizzero ex timido. Quando le carte le aveva mischiate già la scorsa stagione Walter Mazzarri, lui si era fatto trovare pronto. E da lì ha proseguito sulla stessa falsa riga, rispettando in pieno il trend positivo dell’ultimo scorcio dell’ultimo campionato: la sua prima traccia della nuova annata è palpabile, il primo tempo giocato con la Feralpi Salò ha dimostrato ulteriormente quanto lo svizzero sia cresciuto in personalità.
Sotto esame E così Blerim si è presentato come meglio non poteva: con un gol dei suoi e con giocate efficaci, quelle di cui ha bisogno il tecnico Benitez per spingere più in alto il Napoli. Perché Dzemaili è il modello cui si ispirano tutte le seconde linee alla ricerca di uno spazio importante nella prossima Serie A. Prendi Dossena, Britos, Uvini, Mesto e Radosevic, tutti impegnati in un’opera di convincimento. E lo svizzero è uno di quelli che ce l’ha fatta: entrare nel club ristretto dei titolarissimi di Mazzarri non è stato facile, adesso con Benitez può spiccare il volo anche in Champions.
Caratteristiche Anche perché il nuovo modulo dell’allenatore spagnolo prevede due mediani rapidi, scattanti, in grado di inserirsi partendo da lontano, proprio come faceva il giocatore simbolo della carriera di Benitez: il grande Gerrard ai tempi del Liverpool. E la scelta di schierare nel primo tempo del match di ieri pomeriggio con i bresciani sia lui che Behrami, due giocatori simili per caratteristiche tecniche, risulta parecchio indicativo per capire le intenzioni dello spagnolo. E anche Inler, subentrato nella ripresa, avrà capito l’antifona.
Duttilità Il centrocampista può garantire al Napoli una copertura efficare sia sul centro-destra che sul centro-sinistra. E, all’occorrenza, quando occorre ragionare, il mediano saprà ricordarsi dei tempi di Parma, squadra in cui si esibiva pure da regista puro. Ora che non c’è più il tridente, Dzemaili può trasformarsi in trequartista o in un attaccante aggiunto. L’importante, ripete sempre Benitez, che la squadra sia imprevedibile con le sue armi tattiche.
Obiettivo E, allora, che cosa può chiedere Dzemaili nell’anno della sua consacrazione in Serie A? Giocare quante partite possibili proprio come diceva all’inizio della scorsa stagione: “Fare 40 gare a Napoli con questa maglia, non chiedo altro”. La prima l’ho giocata ieri: è stata un’amichevole, ma ha già raccontato di un centrocampista su cui Benitez può contare ad occhi chiusi.
Fonte: La Gazzetta dello Sport