Traguardo vicino, Higuain di più

Higuain
Pochi metri al traguardo, traguardo di nome Higuain. Il grande momento si avvicina. In silenzio, di soppiatto, la tratta Madrid-Napoli sta progressivamente riducendosi. L’iter è stato insolitamente lineare, scorrevole. O meglio, è più giusto dire che gli intoppi non sono stati di così stringente importanza da far desistere il Pipita dalla sua voglia di Napoli, voglia alimentata anche da chi vestiva la 22 qualche anno fa. L’interrogativo è necessario, risolutore: almeno tatticamente, come si inserirebbe Higuain in questo Napoli targato Benitez? Il Napoli, ed il suo 4-2-3-1, hanno bisogno di una punta al servizio della squadra. Una punta che, cioè, sappia anche consentire gli inserimenti dei centrocampisti. Una punta che preferisca, quasi, giocare spalle alla porta. Un attaccante che sappia anche fare lo stesso lavoro sporco che nello Shaktar viene riservato a Luiz Adriano. E il Pipita si innesterebbe perfettamente in questo schema tattico. Poco importa se abbia scelto la “camiseta” numero 9, come sostiene Alvino, o la numero 7, come invece riporta Radio Marte. La maglia è quella del Napoli. La maglia è quella che fino a 22 anni fa veniva indossata e consacrata, con onore e storia, dall’idolo del Pipita. Storia che, come teorizzato da G.B Vico, ha i suoi corsi e ricorsi…

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