Quella di oggi a Villa Stuart non è stata una visita: è stata un abbraccio. Quello che è accaduto oggi a Villa Stuart non rientra nelle normali accoglienze sportive del genere umano.
Come sempre, ci siamo fatti riconoscere. Anche fuori casa. Eppure già a Fiumicino si era capito l’andazzo. Il Pipita stregato dalla folla, accolto come un re, con la sciarpa al collo e i tifosi attaccati alle spalle.
Come sempre, la passione ha sopravanzato tutto il resto. Higuain, appena sceso dalla mercedes nero cromato, è stato letteralmente abbracciato dai presenti. Nessuno se lo aspettava, nemmeno i giornalisti, che sono rimasti delusi con il microfono in mano. Erano alla ricerca di una battuta dal nuovo idolo azzurro, ma sono stati scavalcati dai tifosi. Raggianti, muniti di bandiere, sciarpe, maglie da autografare, hanno colonizzato anche la clinica della Capitale.
Quella di oggi a Villa Stuart non è stata una visita, ma una riconciliazione. Tra il Napoli e l’Argentina, tra i tifosi e i loro sogni.
C’è una scena che rimarrà impressa, anche se è sfuggita ai più: l’autista, proprio lui, prima di andare via, che rientrava stravolto all’interno della sua vettura, ripetendo tra sè “Non ho mai visto una cosa simile“. Ha ragione caro tassista, non ha mai visto una cosa simile. E siamo solo all’inizio.
Raffaele Nappi