Nella prima frazione il Napoli, pur non avendo la prevalenza nel possesso palla, ha gestito l’Arsenal senza grossi affanni, confermando quanto di buono visto nella partita di lunedì scorso. Inler non ha fatto rimpiangere Dzemaili in cabina di regia e ha innescato l’azione del primo gol, più in generale la squadra azzurra ha occupato bene gli spazi passando dal 4-4-2 della fase difensiva al 4-2-3-1 di quella offensiva senza dimenticare i frequenti inserimenti di Mesto oppure di uno tra Inler e Behrami nelle frequenti azioni di ribaltamento.
La seconda frazione ha visto subito due cambi, Higuain per Pandev e Maggio per Callejon, quest’ultimo cambio non ha modificato l’assetto di squadra, ma è stato chiaramente teso a dare maggior copertura difensiva sugli esterni in conseguenza degli ingressi dei vari Sagna, Walcott e poi Oxlade-Chamberlain. Di fatto la gara è rimasta sugli stessi binari del primo tempo fino a passare l’ora di gioco con il Napoli a gestire un Arsenal che pur incrementando la spinta sugli esterni di rado è riuscito a rendersi pericoloso. La partita è sfuggita di mano al Napoli dopo il 65’ quando si è fatta chiara la stanchezza in campo degli azzurri rispetto ad avversari ancora in palla, e con Benitez che inserendo prima Mertens per Hamsik poi Dossena per Insigne è passato ad un più coperto 4-4-2. La mossa non ha pagato perché la squadra azzurra ha perso a poco a poco le distanze e faticando molto a uscire dalla propria metà campo, nonostante questo prima di subire i due gol è riuscita a rendersi pericolosa in alcune circostanze grazie ad un Higuain in veste più di rifinitore che di realizzatore.
Infine i due gol subiti nascono appunto dalla difficoltà a ripartire, finendo col concedere diversi piazzati dalla trequarti e calci d’angolo alla squadra inglese che schierando in area Mertesacker (1,98 m) e Giroud (1,93 m) con il solo Albiol a poter contrastare da pari a pari sul piano fisico ha potuto realizzare prima il gol del centravanti francese su calcio d’angolo e poi il pareggio di Koscielny sugli sviluppi di una parata di Reina su incornata proprio di Mertesacker.
Prestazione sicuramente positiva, cresciuto il livello dell’avversario rispetto a lunedì, ma il Napoli dei primi 60’ ha tenuto il campo senza soffrire troppo, la condizione della squadra cresce ancora e si è visto anche qualche miglioramento sul lavoro difensivo dei terzini. Con venti giorni di lavoro davanti c’è tutto il tempo di portare in condizione anche gli ultimi arrivati e rodare ulteriormente i meccanismi di squadra, che sono tutto sommato già buoni considerato che la squadra sta lavorando con Benitez su un progetto tecnico del tutto nuovo da poco più di tre settimane.
Andrea Iovene
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Articolo modificato 4 Ago 2013 - 18:19