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L’emozione degli azzurri in visita al Papa: “Esperienza emozionante ed indimenticabile”

Papa Francesco usa un linguaggio diretto ed efficace. Un linguaggio che ha lasciato incantati i quattro napoletani che lo hanno ascoltato e poi salutato abbozzando persino un piccolo inchino. Se non ci fosse stato un protocollo di mezzo a fare da barriera tra quello che ognuno di loro avrebbe sognato di dire o di fare, Insigne, Higuain, Maggio e Fernandez, i quattro azzurri, avrebbe osato rivolgere la parola al pontefice. Abete, il presidente federale, si è limitato a presentarli. Stessa cosa ha fatto Grondona.

Per Lorenzo Insigne, una giornata speciale. Dodici mesi fa di questi tempi non aveva neppure ancora debuttato con la Nazionale maggiore. Ora è qui, nel gruppo che sogna di andare in Brasile. “È stata una esperienza bellissima, ho provato un’emozione straordinaria anche perché capita una sola volta nella vita un incontro così speciale”. Torna a confidarsi con i suoi familiari. Appena esce dal palazzo Apostolico chiama Jenny, sua moglie che avrebbe tanto voluto prendere parte all’udienza papale. “Si vede subito che papa Francesco è una grande persona ed un uomo eccezionale, ha tanta umiltà e ci ha messi tutti a nostro agio nonostante fossimo emozionatissimi. Ed ha mostrato anche di essere molto simpatico” dirà poi al sito ufficiale del Napoli. Lorenzo racconta per filo e per segno quei 15 minuti a due passi dal pontefice. Le emozione speciali quando lo ha visto interrompersi e sorridere. E quando Bergoglio ha alzato gli occhi da quello che ha scritto per scherzare con tutti.

Christian Maggio non gli è da meno. “Sono ancora stordito dall’emozione. Per me si è avverato uno di quei classici sogni che speri sempre possano realizzarsi nella vita. Quando il Papa è entrato nella Sala Clementina sono rimasto senza fiato e senza parole. Ha parlato tanto con noi, ci ha detto tante cose e si nota che è un appassionato di calcio. È stato un incontro bellissimo. Personalmente sono entrato emozionato e sono uscito più emozionato di prima”. Le parole del Pontefice hanno colpito nel segno.

Gonzalo Higuain ha ascoltato ogni frase scandita da Papa Francesco. “Ero emozionatissimo – ha spiegato il Pipita – quando il Papa mi ha stretto la mano avrei voluto scattare una foto personale solo con lui. Sapevo che non era possibile, me l’avevano detto, ma avrei voluto conservare per sempre questo ricordo che in ogni caso porterò nel mio cuore. È una sensazione che non si può spiegare che terrò sempre dentro di me per tutta la vita”. Higuain probabilmente avrebbe voluto postare su Twitter la foto, come ha fatto al mattino quando si è mostrato in giacca e cravatta.

Fernandez è sereno. “Stringere la mano al Papa è qualcosa di straordinario, è una sensazione indescrivibile anche visitare il Vaticano”. A far parte delle delegazione c’era anche Carlo De Gaudio, per oltre 40 anni consigliere federale. “Sono stato felice di poter riabbraccciare un vecchio amico come Grondona. Ho stretto la mano a un grande Papa, ne sono orgoglioso. Si vede che è un uomo speciale, diverso: c’era tanto fermento tra i suoi collaboratori per la gara di ieri. Ha detto che non verrà, ma tutti sanno che potrebbe cambiare idea all’ultimo secondo”.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 14 Ago 2013 - 16:10

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Scritto da
redazione