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A scuola da Rafa: “Come prevenire gli infortuni? Ve lo spiego io”

Il professor Benitez non si smentisce mai. Approfitta del giorno di riposo per inserire sul suo sito una lunga relazione su come si possono prevenire gli infortuni muscolari. Un lungo trattato a metà strada tra il docente e il preparatore atletico. Un lungo scritto che segue le sue indicazioni, in italiano, su quale sia l’età giusta per iniziare a giocare a calcio. L’argomento è “gli infortuni nel corso della stagione”. Il professor Rafa scrive: “Nessuna squadra è immune dagli infortuni sportivi, particolarmente le squadre che giocano più partite, con un maggiore sforzo fisico, soggette a viaggi più lunghi e che riscuotono maggiore successo nei tornei; di conseguenze, queste squadre giocano più a lungo e soprattutto con un’intensità più alta verso la fine della stagione” è il suo debutto. Che non smentisce anche la metodologia dei suoi interventi: una premessa, un lunghissimo svolgimento e la conclusione. Insomma, una vera lezione di didattica e di tecnica. “Si possono evitare gli infortuni sportivi? La risposta è un chiaro no. Tuttavia, è possibile lavorare in modo da prevenire e ridurre il numero di infortuni”. Aggiunge Rafa: “I miei sforzi hanno avuto sempre successo, con poche eccezioni. È chiaro che il basso numero di infortuni e i trofei vinti sono stati il risultato di un lavoro professionale e della cooperazione tra lo staff. Ora che si può vedere la lista delle partite, è possibile comprendere che i mesi di ottobre e novembre sono quelli in cui avvengono i numeri più alti di infortuni, a causa del numero di partite nel campionato, la Champions League, le partite che si susseguono una dopo l’altra e le condizioni del campo a causa del brutto tempo. Nonostante questo, il tempo speso lontano dal campo a causa di infortuni muscolari è stato nelle mie squadre di 10 giorni inferiore rispetto alla durata di quelli all’Inter. Strano. Nel mio staff tecnico ho due ottimi preparatori atletici, tra cui uno specializzato nella prevenzione e riabilitazione delle lesioni”. Indica poi i fattori che aumentano il rischio di lesioni: “L’etnia del giocatore, affaticamento, un riscaldamento inappropriato o abitudini come il fumo, l’alcol, un livello di riposo e una dieta non adeguati”. Il prof mette tutti sugli attenti, non c’è che dire. Ma a Napoli trova terreno fertile: perché Mazzarri e Pondrelli, nelle ultime stagioni, hanno accumulato il minor numero di infortuni muscolari della serie A. E bisogna proseguire su questa strada.

Fonte: Il Mattino

Articolo modificato 17 Ago 2013 - 10:30

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Scritto da
redazione