Protagonisti in Italia-Argentina, protagonisti con il Napoli. Gonzalo Higuain e Lorenzo Insigne formano già una delle coppie d’attacco più temibili del campionato che sta per iniziare. Hanno bisogno però di affinare la loro intesa e, soprattutto, Rafa Benitez deve trovare il modo di sfruttare al meglio il loro talento. In particolare, il Pipita ha caratteristiche diverse da Edinson Cavani ed il Napoli che sta nascendo dovrà dunque assecondare le qualità dell’attaccante argentino che con la Seleccion ha mostrato di trovarsi a meraviglia in un attacco con due esterni larghi come Palacio e Lamela. “Higuain ha bisogno di gente che dialoghi con lui dal punto di vista tecnico, è bravissimo nel venire incontro ai centrocampisti e fare sponda per i compagni – dice Enzo Montefusco, ex allenatore del Napoli –. Con l’Argentina questo tipo di lavoro lo ha fatto benissimo, approfittando anche della qualità di gente come Mascherano e Di Maria. Higuain è uno che farà tanti gol e ne farà fare tanti. Il 4-2-3-1 è un modulo ideale per lui”.
Da Zeman a Mazzarri Discorso diverso per Insigne, che sembra stia tornando con Prandelli e Benitez a svolgere i compiti che gli aveva affidato Zeman, prima a Foggia e poi a Pescara: “Deve partire largo a sinistra e poi rientrare, non deve stancarsi nei rientri come faceva lo scorso anno con Mazzarri – continua Montefusco –. Higuain e Insigne parlano la stessa lingua, ma sono sicuro che Hamsik è il compagno perfetto per Higuain perchè lo slovacco può sfruttare gli spazi centrali che lascerà il Pipita”.
Le differenze Jarbas Faustinho Canè inquadra tatticamente la questione: “Higuain dà meno profondità di Cavani, ha bisogno di fini palleggiatori dietro di lui come, ad esempio, Pandev. Il baricentro del Napoli dovrà essere alto come lo è stato quello dell’Argentina nel primo tempo contro l’Italia, così fioccheranno le occasioni per Higuain senza che lui debba sprecare troppe energie”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Gianni Improta: “Higuain è dotato di grande intelligenza calcistica. È un attaccante completo, può giocare con chiunque ed in qualsiasi modulo, ma come unico riferimento offensivo dà il meglio. Con Insigne farà come con Palacio, lasciandogli spesso spazio per inserirsi. Trovare l’intesa non sarà un problema. Anzi, spesso i quattro attaccanti si cambieranno di posizione e vedremo Higuain rifinitore che manderà Insigne in porta. Ci sarà da divertirsi”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport