Apprezzamenti Lo spagnolo, invece, si è già conquistato l’affetto del pubblico di Napoli con il rigore parato in amichevole contro l’Arsenal. Del resto, nell’ultimo periodo il rapporto dei tifosi con De Sanctis non era idilliaco e Reina, con quel suo fare guascone, ispira simpatia. Si sono già sprecati i paragoni con i grandi portieri della storia del Napoli, anche se lo spagnolo rappresenta un unicum per la sua abilità innata nel giocare con i piedi che per Benitez rappresenta un valore aggiunto. Spesso, però, Reina con i piedi è in grado anche di parare ed in questo somiglia in qualche modo a Garella, il portiere del primo scudetto. Reina non ha una struttura fisica imponente, ma è dotato di grande senso della posizione, come Giovanni Galli, mentre il coraggio nelle uscite basse ricorda un po’ quello di Castellini. Ha voglia di rimettersi in gioco Reina, desideroso di rivincita dopo che il Liverpool lo ha scaricato. Inoltre, il Mondiale è alle porte e Casillas non vive un periodo facile. Intanto, però, nei suoi pensieri c’è solo il Napoli: “Non vedo l’ora di prendere possesso della mia nuova casa e cominciare la stagione” ha scritto pochi giorni fa su Twitter. Il suo obiettivo è vincere in fretta, perchè è in prestito, ma anche far crescere il suo vice Rafael, che rappresenta il portiere del futuro per il Napoli.
Ieri e oggi A proposito, mai prima d’ora c’è stata una coppia di portieri stranieri in azzurro e per questo motivo Reina e Rafael sono in qualche modo già nella storia. I loro predecessori stranieri, tra l’altro, non hanno lasciato tracce significative: Olivier Renard era il vice di Gianello nel primo anno dell’era De Laurentiis mentre Nicolas Navarro viene ricordato più per le uscite serali con Lavezzi che per i suoi interventi tra i pali.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 18 Ago 2013 - 11:10