Dodici dentro, otto fuori. Dodici squadre in diretta, il resto a rimorchio.
Cioé: le escluse si vedranno, saranno visibili agli abbonati, solo quando affronteranno le altre. Mediaset Premium ha fatto le sue scelte per il campionato 2013-14, il sipario si alza sabato con gli anticipi. Dentro ci sono: Juve e Torino, Inter e Milan, Lazio e Roma, e poi Napoli, Fiorentina, Catania, Genoa, Atalanta e, saltato su quest’anno, il Verona, che ha occupato la casella del Palermo, retrocesso sul campo e quindi oscuratosi da sola. L’accordo sui diritti televisivi (dentro un pacchetto che comprende Sky e ammonta complessivamente a 843 milioni e 700.000 euro) è stato ratificato l’anno scorso.
Mediaset Premium può scegliere dodici squadre. Non una di più, non una di meno. Il contratto scadrà nel 2015. Le squadre escluse dalla piattaforma Mediaset se ne faranno una ragione. Ma quali sono i criteri della scelta? Perchè una piazza sì e l’altra no? Quali sono le motivazioni alla base della selezione?
L’abbiamo chiesto a Marco Leonardi, direttore contenuti e marketing di Mediaset Premium. «La logica che muove le nostre scelte è quella del bacino d’utenza di riferimento, quindi del potenziale d’ascolto dei tifosi. Siamo costretti a selezionare solo dodici squadre di A. Non è una scelta facile. Tra l’altro abbiamo alcuni vincoli. Per esempio: possiamo sostituire una squadra retrocessa con una promossa, e non con un’altra che già sta in serie A. Quest’anno, tra le nostre squadre, era retrocesso il Palermo. Tra Verona, Livorno e Sassuolo abbiamo deciso di puntare sul Verona. E’ un criterio commerciale. Purtroppo dal nostro pacchetto rimangono fuori piazze prestigiose e di grande tradizione come Bologna, Udine, Cagliari, la stessa Sampdoria.
Aggiungo che le scelte di Mediaset Premium, oltre a motivazioni di marketing, tengono anche conto della volontà di andare a coprire tutto il territorio nazionale. A parità di abbonati e di potenziale bacino d’utenza, ecco spiegata la scelta di includere il Catania, che al momento rappresenta la Sicilia in serie A». E’ qui utile ricordare che non esiste contrattazione tra Mediaset e i club di serie A. L’accordo «primitivo» risale al 2010 quando la Lega Calcio aveva raggiunto l’intesa con le allora tre pay-tv esistenti: Mediaset, Sky e Dahlia (poi fallita nel 2011). Il pacchetto «Platinum» per la piattaforma satellitare (20 squadre) se l’era aggiudicato Sky, quello «Gold» per la piattaforma del digitale terrestre (12 squadre tra cui 8 prime scelte e 4 lasciate libere dal pacchetto «Silver») e appunto il pacchetto «Silver» (8 squadre, tra cui 3 prime scelte e le altre 5 non incluse da Mediaset).
All’epoca c’era una copertura, spalmata su tre pay-tv, praticamente totale. Ora non più. Dalla stagione 2015-16 si ridiscute tutto.
fonte: CorriereDelloSport