La tradizione dell’era De Laurentiis è favorevole. Ma sarà meglio rinverdirla contro un avversario particolarmente ostico negli ultimi anni. Il Napoli fa il suo esordio in campionato contro il Bologna, che casualmente tenne a battesimo Benitez anche sulla panchina dell’Inter. Era il 31 agosto del 2010 ed a San Siro gli allora campioni d’Italia in carica non riuscirono ad avere la meglio sugli emiliani. Britos fu una roccia in difesa, Pandev tra i migliori nella formazione di casa. Chissà se è anche per questo che Benitez sembra orientato domani a preferirli, rispettivamente, a Cannavaro ed Insigne.
Obiettivo Di sicuro, il tecnico spagnolo vuole allungare la striscia di tre risultati utili consecutivi per il Napoli alla prima di campionato dal 2010 ad oggi. Mazzarri partiva forte, Benitez intende fare lo stesso anche perché l’ambiente napoletano ha bisogno di infiammarsi sin dall’avvio. Indimenticabile, in tal senso, Napoli-Cittadella del 2004, la prima assoluta del nuovo corso con un San Paolo che ribolliva di passione. Quel giorno finì pari ed il Napoli non riuscì poi a centrare la promozione. Quando una stagione nasce sotto una buona stella, invece, lo si capisce immediatamente. Nell’anno di B, la vittoria sul Treviso fu suggellata, anche, dal gol di Grava, che domani per la prima volta non sarà con gli scarpini ai piedi ma siederà in tribuna d’onore.
Tocca a Higuain Cavani, invece, ha timbrato due volte il cartellino negli ultimi tre anni ed anche in tal senso spetterà ad Higuain raccogliere l’eredità dell’uruguaiano. Intanto, scalda i motori Marek Hamsik, che è andato in gol all’esordio per quattro volte negli ultimi cinque anni. In genere lo slovacco comincia con il botto, il Bologna è avvertito.
Fonte: La Gazzetta dello Sport