E’ un De Laurentiis scatenato quello che ha aperto la stagione in collegamento a Radio Kiss Kiss per salutare i tifosi e parlare della prima di campionato per la squadra di Benitez. “Buonasera a tutti, sono molto contento di dare un caloroso abbraccio a tutti i tifosi napoletani che ci seguono anche fuori dal territorio. Un campionato che comincia in maniera spavaldamente intigrante.
Poco fa mi hanno chiamato da Castel Volturno e mi hanno comunicato che Zapata ha passato le visite mediche, quindi è ufficialmente un giocatore del Napoli. Ricordiamoci che abbiamo anche la Champions da affrontare quest’anno con grande precisione e preparazione.
Le attese? Innanzitutto di grande eccitazione, ma anche di grande cautela. Quando si cambia allenatore bisogna dare a tutti il tempo di coagularsi, considerando anche i nuovi arrivi. La meticolosità e il lavoro di Benitez è davvero eccellente. Mi aspetto molto da lui. Mi aspetto, soprattutto, in questo decimo anno del mio Napoli, finalmente di accontentare i tifosi, che sono il nostro bene primario. Voglio fare un augurio a loro e al mister.
“Oggi ha piovuto, quindi approfittiamone e veniamo tutti allo stadio. Facciamo sentire ai nostri giocatori tutto il calore di Napoli. Il San Paolo vi aspetta per un nuovo inizio scoppiettante della stagione.
Mi aspetto una partita estremamanete emozionanete, viste le passate esibizioni col Bologna. Abbiamo sempre avuto delle partite complesse e complicate con Pioli. Non voglio da solo crearmi jella, ma vogliamo iniziare il campionato con una squadra che è allenata da uno che la sa lunga: sarà il primo vero match di un vero confronto che ci farà ragionare sul nostro nuovo cammino.
Credo che vedremo un Napoli aggressivo: Benitez è venuto a Napoli con tutta l’intenzione di replicare i successi portati a casa con altre squadre. Mi aspetto molto da lui come uomo e come professionista. Fino ad ora lo abbiamo seguito senza mai contrastarlo, adesso dobbiamo riuscire a vedere nelle prossime partite tutto il bene e non solo il male. In questo senso voglio dire che bisogna avere pazienza e calma. Da qui a gennaio c’è tutto il tempo: non sono un tipo che interviene molto nella sessione invernale, ma mi sono lasciato questa volta la possibilità di “esami di riparazione”.
Venite tutti, tifosi! Mi auguro che tutti corrano allo stadio, proprio in questi minuti prima della partita. Una sorpresa? I tifosi vorrebbero sempre qualcosa in più, io credo che il miglior acquisto che una squadra può fare è l’allenatore. Io credo che il migliore intervento di quest’anno sia stato proprio Benitez. Certo dobbiamo avere rispetto del lavoro dell’allenatore. Non dobbiamo suggerirgli nessuno: lasciamoglielo dire a lui. Abbiamo ancora giocatori da poter piazzare in tante squadre: gli ultimi giorni sono frenetici, soprattutto in uscita per il Napoli, abbiamo tante richieste. Dobbiamo riuscire ad ottenere il massimo del massimo da tutti. Non voglio comprare per ottenere solo caos e far impazzire chi deve fare delle scelte: così non si accontentano i tifosi, ma si fa solo “ammuina”.
Ultima domanda sullo stadio San Paolo: “Sono contento dell’apertura di De Magistris, parlando di vendita e non di convenzione. Credo che Napoli abbia bisogno come città di alcune scosse. C’è troppo immobilismo, ci sono troppi veti incrociati. De Magristis non appartiene a questo tipo di persone. Credo, invece, che gli imprenditori a Napoli siano ingessati: non fanno nulla per riqualificare la città. Abbiamo un porto bloccato, le cariche vengono sempre bloccate per mesi, per anni, per bienni, sono solo cariche politiche e non qualificate per poter svolgere un valore attento e un valore aggiunto della città. Quando parlo del San Paolo mi riferisco alla riqualificazione anche del quartiere, che riesca a rivivere non solo il giorno della partita. Vogliamo creare un cuore che pulsa non solo per il calcio, ma per tante altre attività. Credo che con il Napoli abbiamo dimostrato che qualcosa si può fare. Mettiamoci tutti in testa che Napoli deve rialzare il capo e tornare a vivere con grande passionalità, per diventare una città protagonista d’Italia e d’Europa.
Raffaele Nappi