Aurelio De Laurentiis lo ha voluto lì al tavolo con sè e con i suoi due procuratori al momento in cui è stato raggiunto l’accordo. Lorenzo Insigne, alle 11 del mattino, ha ascoltato da vicino le parole di stima, quasi di amore, che il presidente azzurro gli ha dedicato nel momento in cui ha virtualmente sottoscritto il prolungamento del contratto con il ragazzo di Frattamaggiore. Nuova scadenza: 2018. Nuovo stipendio che, bonus e prebende di vario tipo a parte, toccherà fin da questa stagione 700mila euro. Per poi crescere anno dopo anno.
Novità assoluta, la cifra viene indicata direttamente da De Laurentiis in un tweet. «Resta con noi altri cinque anni. Da questa stagione Lorenzo prenderà 700000 euro più bonus. Auguro a Lorenzinho una grande carriera nel Napoli». La cifra indicata è la parte fissa della busta paga: poi ci sono i premi legati alle presenze, ai gol, al piazzamento in serie A e in Champions. Nessuna clausola di rescissione è stata inserita: non l’hanno chiesta i manager del fantasista, Andreotti e Ottaiano, e non ha ritenuto necessaria scriverla il presidente del Napoli.
Tutti i diritti di immagine del piccolo numero 24 che fa sognare anche Prandelli sono nella mani del patron. Non è prigioniero di un contratto da re, ma di un sogno. La stretta di mano sigilla l’accordo che ora materialmente deve essere tradotto in contratto da Andrea Chiavelli, l’uomo dei conti del Napoli. Fra qualche giorno ci sarà la firma vera e propria. Ma De Laurentiis e Insigne sono d’accordo su ogni punto. L’incontro era previsto da settimane, ma l’appuntamento è stato un autentico blitz scattato poco dopo la fine della gara con il Bologna. Una telefonata per fissare il faccia a faccia all’hotel sul lungomare dove De Laurentiis ha il suo quartier generale e la richiesta che all’incontro ci sia anche Insigne.
De Laurentiis ha sempre confermato l’intenzione di farne una bandiera, lui ogni volta che può ribadisce la sua intenzione. «Io rimarrei a vita, è sempre stato il mio desiderio fin da bambino. Anche per me è difficile pensare al futuro in un’altra squadra, un’altra città o con altri tifosi», ha spiegato ancora ieri al suo presidente.
FONTE: Il Mattino
Articolo modificato 27 Ago 2013 - 08:59