Non è stato male, l’inizio. Tre gol e una vittoria che impone il Napoli all’attenzione del grande calcio. D’accordo, s’è appena giocata la prima di campionato, ma le indicazioni sulle qualità dell’organico di Rafa Benitez vanno prese seriamente in considerazione. La rivoluzione avviata con la cessione di Edinson Cavani pare non aver prodotto effetti negativi. Anzi, sia sul piano tecnico e tattico, il nuovo Napoli ha evidenziato novità importanti. «Siamo solo all’inizio e la strada sarà lunga, ma i presupposti per fare bene ci sono. Sarebbe bello festeggiare una vittoria ogni lunedì. Continuando a lavorare con impegno ogni risultato può essere raggiungibile», ha detto il tecnico.
La difesa a 4 è la vera novità introdotta da Rafa Benitez. Il test con il Bologna non è il più indicativo, ma il pressing è partito proprio dai difensori, che si sono spinti a ridosso del centrocampo, lasciando pochi spazi alle offensive degli avversari. Maggio e Zuniga hanno contenuto gli esterni bolognesi, mentre Albiol e Britos hanno garantito fisicità e imponenza nel gioco aereo, quello che è mancato nelle stagioni passate.
Niente più lanci dalla difesa: gli schemi di Benitez non li prevedono, mentre il Napoli di Mazzarri ci ha costruito buona parte dei successi, esaltando il contropiede di Lavezzi prima e di Cavani poi. La presenza di esterni veloci e dai piedi buoni, consente un gioco migliore sul piano della qualità, anche se nessuno tra Behrami, Inler e Dzemiali può essere considerato un uomo d’ordine. Benitez ha imposto il possesso e la circolazione della palla in modo da prediligere i tagli di Callejon, Pandev e Hamsik. I trequartisti che agiscono dietro Higuain si scambiano di continuo la posizione, creando confusione negli avversari. Atteggiamento che predilige la qualità e serve per impedire all’avversario la gestione del pallone.
La linea tracciata da Benitez non ammette piagnistei: il Napoli è stato organizzato per vincere e verrà privilegiata la fase offensiva. Insomma, l’avversario dovrà preoccuparsi del Napoli, roba che nelle ultime stagioni non è mai accaduto. Basti pensare alle marcature di Hamsik su Pirlo e di Pandev su Chiellini nell’ultimo Juventus-Napoli: brutture tattiche che difficilmente si rivedranno.
FONTE: Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 27 Ago 2013 - 10:18