L’appuntamento è per tutti là, come da calendario. Stadio Bentegodi di Verona. L’ombelico della passione azzurra. Il centro di gravità di un sabato da febbre a novanta. Qui stadio virtuale a te quello reale. Il passaggio di linea è uno stato d’animo, è la voglia di esserci davvero, di presenziare, sentire, vedere. Urlare e finalmente gioire. Chievo-Napoli per migliaia. Perchè il numero non è stimabile. Napoletani ovunque, in ogni settore, con l’azzurro che dimorerà qua e là e verrà fuori. Chi può, venga. Napoletani a Verona. Uniti, compatti, per scendere in campo pressoché alla pari. Verona gialloblù, quella Chievo, la trasferta alla pari. Fuori come in casa. Numeri simili o quasi.
La prima trasferta del campionato è un esodo (ìn)controllato. Verona provincia di Napoli. Il sabato del villaggio azzurro è in novanta minuti di un’opera da finire e rifinire in ogni zona del campo coi consigli di mastro Rafa. Vincere è l’obiettivo. Poi godersi tutto il resto del week end in poltrona, vedendo (e gufando) le altre, da primo in classifica: forse solitario. Tutti con il Napoli a Verona. La partita della verifica sul campo tradizionalmente più ostico che c’è. Quattro sconfitte nelle ultime cinque uscite. C’ha perso anche Benitez con l’Inter. Storie di erroracci e protagonisti improvvisi, di re per una notte e personaggi in cerca d’autore. L’ultima vittoria del Napoli firmata Ezequiel Lavezzi.
Si parte. Da ogni dove e con tutti i mezzi. La geografia azzurra non ha confini. Frontiere no limits. Come l’amore per il Napoli. Verona lontana eppure vicinissima, raggiungibile anche dall’estero. Si organizzano i club del Nord. Partono carovane da Napoli. Treni presi d’assalto, posti aereo introvabili, l’autostrada da bollino azzurro. La tessera da esibire è solo quella di chi tifa Napoli. E entra dappertutto. Si va. L’ultimo rientro dalle vacanze è in direzione Verona. Un fiume che scorre e invade. Un‘onda ormai neanche più anomala. Canta Napoli al Bentegodi. Le canta al Chievo che ha rifatto pure lui l’inno e lo presenta stasera. Notte di note. Notte di giocate attese, volute e sognate.
FONTE: Corriere dello Sport