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Categorie Interviste

De Sanctis: “Dopo l’ennesimo investimento nel mio ruolo, ho deciso di andare via. Cannavaro è l’esempio positivo della napoletanità”

E’ intervenuto ai microfoni di Radio Marte l’ex numero uno azzurro Morgan De Sanctis. Queste le sue parole: “Ci tenevo a salutare il pubblico di Napoli che mi ha accompagnato per quattro anni. A Dimaro ho ricevuto tante attestazioni di affetto e di stima pur sapendo che sarei andato via a giorni. Questo fatto mi ha gratificato ed emozionato e ho deciso di salutare dopo un periodo meraviglioso. Sono andato via da Napoli per una scelta ben precisa. La società ha sempre cercato di preparare il futuro per quanto riguarda il portiere, ma purtroppo le cose non sono andate come pensava la società con Antonio Rosati e hanno pensato di continuare con me. Poi dopo l’ennesimo investimento nel mio ruolo, non potevo restare indifferente. Sono un tipo particolarmente competitivo ed orgoglioso. Voglio vivere un percorso da protagonista. Per questo motivo ho preso in considerazione la proposta della Roma. Ho chiesto di andare via, poi ognuno ha capito che questa era la soluzione migliore. Certe cose succedono, io sono felice di aver vissuto quattro anni a Napoli. Quando si investono certe cifre su un giocatore come Rafael, ho fatto le mie valutazioni. Sono arrivato in una piazza ambiziosa come la Roma che ha un progetto importante. Se fossi rimasto a Napoli, avrei continuato a giocare, ma questo non lo possiamo dire. Comunque sono stato sostituito in maniera egregia con un portiere internazionale come Reina e probabilmente Rafael potrà diventare il titolare tra un anno. Il Napoli si è rinforzato tanto, naturalmente io ora sono della Roma e spero che la mia squadra possa essere protagonista. In azzurro ho avuto rapporti con due giocatori, uno è sicuramente Ezequiel Lavezzi: mi aspettavo un ragazzo irrequieto e poco professionale, invece è stato uno dei migliori compagni di squadra nella mia carriera. L’altro è sicuramente Paolo Cannavaro che rappresenta tutto quello di positivo che c’è nella napoletanità. Gli allenatori fanno delle scelte, a me dispiace che lui non sia protagonista“.

Fonte: radiomarte.it

Articolo modificato 2 Set 2013 - 23:34

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