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Lo strano caso di Paolo Cannavaro, capitano azzurro in panchina e con la Champions in bilico

Da indiscusso capitano del Napoli a seconda scelta in difesa, all’interno di una rosa competitiva dove ogni pedina viene presa in considerazione gara dopo gara, in un continuo ballottaggio per far parte dell’undici titolare. E’ questo lo scotto da pagare quando si gioca in una squadra forte, consapevole di avere a disposizione tanti bravi giocatori per ruolo, con le maglie a disposizione in netta minoranza rispetto a chi meriterebbe di giocare. Le sfide sono sempre piaciute però a Paolo Cannavaro, che nei suoi quasi otto anni in forza al Napoli di De Laurentiis ne ha affrontate davvero tantissime e tutte davvero molto difficili, riuscendo a collezionare ben 232 presenze in maglia azzurra, sugellate persino da otto reti. Lo stesso rapporto con la tifoseria non è stato dei più semplici da gestire e costruire ma con il tempo ha saputo conquistarsi un posto d’onore nel cuore dei supporter sotto l’ombra del Vesuvio, diventando garanzia di professionalità, passione, carattere e grandissimo attaccamento alla maglia, con l’azzurro non solo sulla pelle ma anche come linfa vitale dei suoi giorni e della sua carriera.

Con l’avvento di Benitez però sono cambiate le gerarchie: la difesa vanta un nuovo assetto con Britos ed Albiol centrali, relegando il capitano in panchina per ben due gare di campionato consecutive, le prime contro Bologna e Chievo Verona“Ci sarà spazio per tutti in questa lunghissima stagione” ha più volte dichiarato il tecnico spagnolo, ribadendo come le sue scelte non siano delle bocciature per gli esclusi. Fascia quindi data in prestito ad un altro leader partenopeo, Marek Hamsik, e 180 minuti vissuti da spettatore e non da protagonista.

Tutto ha però assunto una piega diversa ieri nell’ultimo giorno di mercato, quando il Napoli ha registrato numerose proposte per l’acquisto di Cannavaro in particolar modo dal Milan che insisteva per accaparrarsi le prestazioni del forte difensore. Secco il no degli azzurri, che nell’avvicendarsi delle notizie però, ha fatto tremare i sostenitori partenopei che si sono schierati dalla parte del numero ventotto azzurro: “Il capitano non si tocca” si leggeva sui più noti social network e così è stato. Rimane però il dubbio di un rapporto che si è incrinato, ancor più dopo le dichiarazioni odierne del suo agente Gaetano Fedele che rivela che il giocatore per il momento non fa parte della lista Champions. Cannavaro vuole rimettere le cose nel giusto ordine e tutto il resto arriverà di conseguenza, per ora non fa neanche parte della lista Champions. Sapere che il Napoli ha rifiutato offerte importanti gratifica ma non è abbastanza. Mi auguro che le cose si sistemino e mi farebbe piacere vederlo ancora in campo come capitano del Napoli. Dispiace perché quando un giocatore ha sempre fatto parte della squadra è brutto vederlo messo in secondo piano ed è stato proprio questo che ha portato le altre squadre a formulare offerte per acquistarlo“.

Una situazione che si spera si risolvi positivamente quanto prima: il Napoli ed i napoletani hanno bisogno del loro capitano e di una delle ultime bandiere di questo calcio fatto da tantissimi campioni che provengono però da terre straniere. L’essere partenopei è una qualità che va sempre preservata e così come si sta puntando tantissimo su Lorenzo Insigne, è giusto che si rispetti anche il ruolo di Cannavaro, che troverà sicuramente spazio nella lunghissima stagione dell’undici del tecnico Benitez, mettendo al servizio della squadra professionalità, carisma, carattere, passione e serietà.

Alessia Bartiromo

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Articolo modificato 3 Set 2013 - 16:40

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