Nomi nuovi, top player che infiammano il nostro campionato: Higuain per il Napoli, Tevez per la Juventus, Kakà per il Milan: chi è il più bravo del reame? «Se parliamo di singoli, Higuain senza dubbio. Poi bisogna vedere come è messa la squadra in cui uno gioca». L’investitura è di Careca, bomber indimenticato del Napoli che conquistò coppa Uefa e secondo scudetto. Il brasiliano è insidiato da Hamsik nella classifica cannonieri azzurri di tutti i tempi.
«Non so se mi raggiungerà quest’anno ma è chiaro che prima o poi mi prenderà. Marek è un trequartista di livello mondiale, è il vero simbolo della squadra. Se vogliamo parlare dei bomber, facciamo pure ma il vero fuoriclasse è lui. Lo slovacco sarà protagonista in Italia e in Champions, questo è il suo anno».
Parliamo degli attaccanti: mercato chiuso, Higuain, Tevez e Kakà rappresentano il top per il nostro campionato?
«Ci sono altri fenomeni in giro per l’Europa ma queste operazioni di mercato non sono affatto da sottovalutare. Non dimenticate
Gomez, con lui la Fiorentina ha fatto il salto di qualità, ha preso il centravanti che inseguiva da tempo. Napoli, Juventus e Milan si
sono rinforzate parecchio, lotteranno per lo scudetto fino alla fine insieme all’Inter e forse alla Roma».
Perché meglio Higuain degli altri due? Partiamo da Tevez.
«Tevez ha già fatto tanto in carriera, sinceramente credevo che dopo l’esperienza in Inghilterra sarebbe tornato definitivamente in Argentina. Addirittura si parlava di addio al calcio. Forse ha trovato gli stimoli giusti per continuare a giocare in Europa, dove occorre essere sempre al top fisicamente altrimenti la palla non la prendi mai. Avevo l’impressione che per l’argentino gli allenamenti fossero diventati un peso quasi insostenibile. Resta comunque un giocatore fortissimo, molto veloce con entrambi i piedi, un contropiedista di grande esperienza. Entra a far parte di una formazione collaudata e ha già dimostrato di aver superato la fase di ambientamento. La Juventus ha vinto gli ultimi due scudetti, è la formazione che ha cambiato meno e di conseguenza resta la favorita numero uno».
Un cavallo di ritorno comunque prestigioso come Kakà può funzionare ancora?
«Questa storia è un mezzo mistero, da quando è andato al Real ha giocato poco, Mourinho lo teneva quasi sempre in panchina. La sua cessione è la prova che nemmeno quest’anno il Real avrebbe puntato su di lui. Tecnicamente non si discute, è uno dei migliori al
mondo, alle spalle di Balotelli può fare la differenza: ma in Brasile tutti si chiedono se si è davvero ripreso in maniera definitiva da quel grave infortunio di qualche tempo fa».
Il Napoli ha rimpiazzato Cavani con Higuain, scelta azzeccata?
«Partiamo da un presupposto: come Cavani oggi non c’è nessuno e io non l’avrei ceduto per nessun motivo al mondo, avrei fatto
l’impossibile per trattenerlo.Una volta partito, però, devo ammettere che la sceltadel sostituto è stata perfetta. Ho suggerito per diverse settimane l’acquisto di Damiao, avrebbe fatto sicuramente bella figura in maglia azzurra. Ma tanto di cappello di fronte a Higuain che, se ricordo bene, ha avuto a Madrid una media realizzatrice esaltante. L’argentino possiede più numeri di Cavani, ma non segna la stessa quantità di reti perché è al servizio della squadra. La differenza è semplice, prima nel Napoli si giocava per mandare in gol Cavani, adesso Higuain gioca anche per gli altri, non a caso in queste prime giornate è statoHamsik, un centrocampista, a segnare di più. I gol che prima garantiva una sola persona adesso verranno distribuiti tra più giocatori, è un discorso di modulo di gioco, con
Benitez c’è maggior partecipazione e possesso palla, quindi ogni singolo ha più opportunità per andare in rete».
Morale della favola: chi vincerà lo scudetto?
«Higuain, naturalmente. Cioè il Napoli».
FONTE: Il Mattino