Photogallery+%26%238211%3B+%26%238220%3BPremio+Kamikaze%26%238221%3B%2C+i+dieci+calciatori+pi%C3%B9+fallosi+della+storia
spazionapoliit
/2013/09/06/photogallery-premio-kamikaze-i-dieci-calciatori-piu-fallosi-della-storia/amp/

Photogallery – “Premio Kamikaze”, i dieci calciatori più fallosi della storia

THOMAS GRAVESEN, carriera ricca di soddisfazioni quella del danese per aver militato in squadre blasonate come il Real Madrid, l'Amburgo, il Celtic e l'Everton. Ma pesano come un macigno i suoi atteggiamenti ai limiti della instabilità. Il tecnico della nazionale danese Johanssonn dirà che non ha intenzione di convocarlo per la sua spiccata tendenza ad andare oltre i limiti. Famosa la "storiella" della piccola rissa durante un allenamento del Real Madrid, dopo una violenta scivolata fatta da Gravesen sul compagno di squadra Robinho, che reagisce colpendo il danese e Fabio Capello, recentemente approdato alla guida dei Galacticos, dichiara in un'intervista di non gradire il suo comportamento, nonostante la sua indiscussa utilità tattica.[more
VINNIE JONES, il "bello di Wimbledon". Non per altro oggi fa l'attore, indovinate per quali ruoli viene ingaggiato? Quale se non quello del cattivo! Un passato da manovale, una condanna per lesioni aggravate, due autobiografie, l'espulsione più veloce della storia, una foto cult che lo ritrae mentre stringe con crudeltà i testicoli di Gascoigne, da quella foto hanno pure scolpito una statua. Da "sfasciacaviglie" a figura storica scolpita nella pietra. Non sarà un po' troppo per un difensore dal "fallaccio facile"?more
STUART PEARCE, il mastino di Nottingham. Elegante e corretto nella vita privata, un duro in campo. Non lascia tregua agli avversari già dalle giovanili, quando era un semplice elettricista e gli Sky Blues lo acquistarono tra i dilettanti per lanciarlo nella Premier. Era soprannominato “Psycho”, come il film di Hitchcock per gli occhi da pazzo con cui scendeva in campo e le entrate assassine. Gli piacevano i colpi di testa. Specie sui denti degli avversari. ..more
JAAP STAM, che paura! Il classico volto che incute timore, un autentico armadio dalle gambe snodate. Famose le sue entrate a gamba tesa “stile Chuck Norris”, spesso efficaci, ma pericolose e non immuni da “fallacci”. Tra le sue squadre Psv, Ajax, Milan, Lazio e Manchester Utd le principali, in tutte ha lasciato un buon ricordo, viste le sue grandi capacità, a dispetto dei suoi “colleghi di classifica”, ma ha avuto comunque la fama di “terrore degli attaccanti”. Reciterebbe bene in un remake di “Highlander”...more
PAOLO MONTERO, una carriera spesa alla Juve ed una vita privata impeccabile non danno l'idea di ciò che dimostrava di essere in campo. Un vero “cagnaccio”, il classico difensore “mordicaviglie”, non per altro ha il record di espulsioni del nostro campionato, sedici, tutte sacrosante. Emblematiche le sue parole: "Gli avversari che picchio rispettano la mia violenza perchè è grossolana ma, a suo modo, leale". Famose anche le sue scazzottate coi tifosi avversari, insomma, uno che non s'è mai tirato indietro...more
MARCO MATERAZZI, il modello ultimo del difensore “killer”. Non ce ne voglia, ma di certo non è stato il difensore eccelso che avrebbero voluto farci credere, al punto da diventare campione del mondo da protagonista. E forse proprio quel destino da difensore estremo ha voluto giocargli lo scherzo della “testata” di Zidane, a voler chiudere il cerchio di una carriera ricca certo di successi, ma dovuti forse perlopiù alla sua prestanza fisica in campo che alle doti tecniche da difensore di qualità. Ad ognuno la propria etichetta, i più cattivi hanno coniato il nomignolo di “Macellazzi”, eccessivo dal nostro punto di vista. Ma si sa, i tifosi...more
ROY KEANE, centrocampista irlandese del Manchester United dal curriculum invidiabile, ma con una pecca, una brutta abitudine: la perdita delle staffe. E quando le perde, picchia di brutto. Sono tanti i falli e cartellini sventolatigli sotto il naso, sono numerosi gli episodi da “bollino rosso” che lo vedono protagonista, uno su tutti il fallo che è costato la carriera a Haland del Manchester City. Nei giorni successivi le principali testate inglesi lo definirono “la vergogna dello United”. Carriera di alto livello macchiata per sempre...more
DUNCAN FERGUSON, "lo strangolatore di Liverpool (nella foto mentre tenta di soffocare Freund del Leicester). Aveva spedito in ospedale un poliziotto, un pescatore e un tifoso con le stampelle. Ma in galera ci finì per una testata sulla faccia di John McStay dei Glasgow Rangers. Tre mesi di galera. Primo calciatore a finire in prigione per un fallo di gioco. A fine pena all'uscita lo aspettavano i fotografi. Disse: "Di solito nelle foto ho un numero appeso al collo...".more
PASQUALE BRUNO, per gli amici "Tyson". Altra carriera ricca di cartellini gialli e rossi, reo di essere spesso pescato col gomito alto, amante delle scenate al cospetto degli arbitri che, il più delle volte giustamente, gli facevano pagare le "entratacce" sugli avversari. Rimasta alla storia la squalifica per otto giornate dopo gli isterismi di un Lazio-Torino del '92, dove la panchina riuscì a stento a portarlo negli spogliatoi, dopo vari tentativi di rientrare in campo alla ricerca dell'arbitro. Molta sostanza, poco temperamento...more

Die Hard“, duri a morire. E non solo, duri anche a farsi superare dall’avversario senza mettere il “piedino galeotto“, senza risparmiare un’entrata da bollino rosso (e magari anche da cartellino), senza rinunciare a far tremare le caviglie degli avversari di turno. Parliamo della categoria meno apprezzata del calcio, quella dei giocatori divenuti famosi grazie soprattutto al loro curriculum ricco di cartellini gialli e rossi, pieno zeppo di episodi ai limiti del lecito, che hanno fatto discutere ed hanno alimentato le polemiche.

Ma è anche la categoria che alcuni allenatori non disdegnano di annoverare tra le proprie fila, in rappresentanza di un reparto che spesso ha la necessità di riconoscersi in un uomo che diviene sinonimo di potenza, di spessore agonistico, capace di impressionare e condizionare i propri avversari, costretti a girargli a largo e a cadere in partite anonime per proteggersi dal vigore atletico del roccioso calciatore di turno.

Il calcio moderno ha insegnato all’arcigno giocatore del futuro di applicare più disciplina alla propria veemenza fisica, riconoscendo una maggiore attenzione nell’enfasi degli interventi, grazie anche all’inasprimento dei regolamenti, che un tempo concedevano un gioco più maschio e, di conseguenza, più votato al contatto fisico, molto di frequente ai confini tra calcio e rugby.

Ecco una carrellata dei giocatori che la storia ha riconosciuto come “ragazzi terribili”, attraverso ricordi di episodi particolari, o semplicemente per una fedina calcistica che parla da sola. E voi, quale calciatore ricordate che possa far parte di questa speciale classifica?

Articolo modificato 1 Nov 2013 - 12:06

Share
Scritto da
redazione