Due per undici Per questa ragione, per dare l’assalto allo scudetto e ben figurare in Champions League, ha chiesto e ottenuto da Bigon e De Laurentiis che venisse allestita una rosa con ventidue interpreti praticamente interscambiabili. Con l’aggiunta, infatti, del terzo portiere Colombo e del quinto difensore centrale Uvini, il Napoli ha di fatto una coppia di giocatori in ogni zona del campo e i valori tecnici di chi è sceso in campo nelle prime due giornate e chi è rimasto a guardare non si discostano poi tanto. La difesa, finita sul banco degli imputati dopo i due gol subiti a Verona, può vantare tra le seconde linee il capitano Cannavaro, il mastino della nazionale argentina Fernandez, lo stantuffo colombiano Armero e un portiere come il brasiliano Rafael, quasi 200 partite giocate con il Santos.
Giovani in vetrina Nel tour de force che attende gli azzurri con sei gare in 18 giorni tra la sfida di sabato con l’Atalanta e quella del 1° ottobre con l’Arsenal, ci sarà spazio per tutti. Giovani compresi, visto che Benitez punta su di loro. Radosevic, ad esempio, è l’alter ego di Behrami, dopo che lo scorso anno si è fatto le ossa in Primavera. Il colombiano Zapata sarà la riserva di Higuain, ma davanti il Napoli ha davvero tante alternative. Sulla trequarti, infatti, Benitez ha l’imbarazzo della scelta. Così, nei primi 180’ ha sapientemente gestito le forze dei suoi. Pandev è partito titolare con il Bologna, Insigne con il Chievo. Callejon sembra già intoccabile, mentre Mertens attende scalpitante il suo turno. Solo il giovane Bariti sembra fuori dalle rotazioni, ma in quel ruolo c’è Vargas che sta facendo faville con il Cile. Chissà che a gennaio non possa tornare.
Fonte: La Gazzetta dello Sport
Articolo modificato 8 Set 2013 - 09:32