Chi ha potuto, ha tenuto in caldo i motori con le nazionali. Chi no, ha lasciato che il campo d’allenamento lo rodasse per loro.
Vittorie al fotofinish; beffe all’ultimo minuto.
Per l’Italia, Insigne parte titolare e l’ampiezza della nazionale passa soprattutto dai suoi piedi. Per Prandelli, però, deve ancora maturare.
Frattanto continua a far giocare frutti ormai andati a male…
La guardia svizzera napoletana, invece, viene beffata nel finale dopo un sonoro 4 – 1 iniziale. Unica nota positiva un Blerim Dzemaili in grande spolvero e autore anche di una rete.
È stata una sosta un po’ indigesta. Un po’ come aspettare il ritorno degli sposi dalle foto di rito ad un matrimonio tra una servita e l’altra. Dopo due giornate e soprattutto una partenza sprint la domenica senza Napoli lascia un po’ l’amaro in bocca. Non ce ne voglia Prandelli ma a noi è un altro l’azzurro che piace.
La ripresa, intanto, non sarà per nulla agevole. E probabilmente ci darà ulteriori conferme su questa squadra e soprattutto sulla sua difesa ormai sotto lente d’ingrandimento.
Non sarà un sabato qualunque, sabato 14 settembre ore 20:45, al San Paolo. Nell’anticipo, dovuto per la partitissima di Champions di mercoledì col Borussia, gli azzurri affronteranno l’Atalanta squadra alquanto ostica dell’ex German Denis. I precedenti sono favorevoli agli azzurri. L’ultima volta, invece, che i bergamaschi espugnarono le mura azzurre fu l’11 aprile del 2012.
Un altro Napoli. Un’altra storia…
Oggi è diverso. È temuto il Napoli: per la sua imprevedibilità e per quel tiqui taca un po’ alla Barcellona che ha mostrato nelle prime due gare.
Hamsik & co. già scalpitano…
Ci saranno, comunque, dei nodi da sciogliere.
Le insidie della Champions sono alle porte. Probabilmente già da sabato inizieremo a vedere volti nuovi sul manto erboso. Il turn-over è quasi d’obbligo e mai come quest’anno fattibilissimo. Zapata e Mertens sono i possibili nuovi entranti. Senza contare del Signor Capitano Paolo Cannavaro. L’incognita è , invece, Federico Fernandez. Titolare nella nazionale argentina ma non ancora al top nel club di De Laurentiis. Dopo gare estive da lasciarsi desiderare Benitez, per forza di cose, ha dovuto ancora una volta puntare su di lui.
In fondo ci sarà da divertirsi.
Sabato sera, dunque, antipasto pre Champions. Tra cheeleaders provocanti ed un aria festante si attendono oltre cinquantamila spettatori. Ad arbitrare la gara Valeri di Roma.
Archiviate le prime due gare, pronti al primo tour de force della stagione.
Tre gare in sette giorni, quindi. Atalanta, Borussia Dortmund e Milan. Un mini ciclo terribile ma che verrà disputato per due terzi tra le mura amiche.
Non spaventiamoci. Questo non è un banco di prova.
Ci saranno ancora da collaudare appieno gli schemi di mister Rafa e da sintonizzare meccanismi anche vocali. Comunque la stagione è lunga. Auguriamoci solo che tutti mantengano alta la concentrazione e soprattutto che alla prima caduta non ci si cominci a puntare il dito contro. Restiamo uniti. È ciò che ha chiesto il mister.
Carmine Viviani
Articolo modificato 8 Set 2013 - 18:01