CHE FAME – E allora, la grande corsa e la festa vera. Scena: Higuain segna l’1-0, i compagni lo sommergono di abbracci, lo speaker scandisce il suo nome a ripetizione e lui sottolinea l’ovazione del San Paolo a pugni chiusi e con le braccia al cielo. E poi scuote il capo ed esulta ancora. Che grinta! Che fame! E che peso da centravanti di razza: a segno a Verona con il Chievo e poi ieri, per la prima volta in una partita ufficiale dopo il bell’effetto già avvertito sopra e sotto la pelle con il Benfica in amichevole. Il campionato, però, è tutta un’altra cosa. Figuriamoci la Champions. “No, no, per il momento penso e pensiamo soltanto a godere della gioia di questi tre punti. Molto importanti: sono davvero felice”.
PER LA GENTE – Uomo squadra vero: un attaccante vive sempre per il gol, è ovvio e naturale, ma l’impressione è che Higuain non sia ossessionato dalla firma personale. “E’ fondamentale che la squadra continui a crescere e migliorare, a vincere e a regalare allegria alla gente. Ai tifosi. Sono questi gli aspetti basilari, ma festeggiare un gol davanti al nostro popolo, al San Paolo, è stato bellissimo. Una gioia vera”.
COME AL REAL – Non una novità, comunque, per lui: anche con il Real Madrid, nella stagione precedente, il suo inizio di stagione fu di quelli sprint. Addirittura migliore di quello in azzurro, se vogliamo: 3 reti in altrettante partite con Valencia, Getafe e Granada. Splendida abitudine di fine estate. Con l’Atalanta, però, il Pipita ha fatto di più: ha spaccato la partita, capitalizzando il cambio d’inerzia innescato dagli ingressi di Hamsik e Callejon; ha lavorato e corso come un matto, creandosi anche un’opportunità con una progressione straripante, poi sventata da un miracolo di Consigli; s’è confermato riferimento per tutta la squadra. E di Cavani non si parla più neanche male: un segnale chiaro di quanto Higuain stia catalizzando l’attenzione. “Sta andando tutto per il meglio, per fortuna, sia a livello personale sia per il gruppo: con Benitez lavoro e lavoriamo alla grande. E stiamo anche giocando bene. Sono contento”.
CALMA E CHAMPIONS – Difficile il contrario: tre vittorie di fila e il primo posto in classifica con 2 punti più di Inter e Juve. Addirittura in solitaria per una notte in attesa di Roma e Fiorentina. “Siamo soltanto all’inizio, restiamo tranquilli e continuiamo così”. Ottima filosofia, spirito brillante ma umiltà. Il mix migliore possibile, considerando che mercoledì al San Paolo andrà in scena l’esordio in Champions con i vicecampioni d’Europa del Borussia Dortmund, ieri capaci di battere per un set a zero l’Amburgo: 6-2. In palla anche i tedeschi, no? “Ci penseremo a partire da domani”. Cioè da oggi. L’attaccante va in difesa, giusto così: ma è da gente come lui che Napoli si aspetta il tocco magico per rivivere le indimenticabili notti di coppa.
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 15 Set 2013 - 10:09