Sembra passata una vita ma accadeva solo due stagioni fa, il Napoli di Walter Mazzarri aveva conquistato la Champions e doveva esordire a Manchester per giocare contro il City: risultato finale 1-1, Kolarov aveva portato in vantaggio la squadra di Mancini, raggiunta poi dal gol di Cavani.
Il presente è differente, sia per la squadra da affrontare, il Borussia Dortmund, seconda classificata della Champions 2012/2013, sia per l’atteggiamento che il Napoli dovrà avere in campo.
Nonostante i tedeschi siano arrivati in finale la scorsa stagione, dovranno avere timore di un avversario, cresciuto non poco da quella Champions di due stagioni fa, in cui il Napoli fece un’ottima figura, qualificandosi come seconda nel girone alle spalle del Bayern, scalzando appunto il City e successivamente perdendo agli ottavi, solo dopo i supplementari, contro il Chelsea, poi campione d’Europa.
La crescita, calcistica e societaria, da parte dei partenopei, è evidente: Benitez, nonostante Mazzarri non abbia sfigurato, ha più esperienza in Europa, vedi Milan-Liverpool ad Istanbul, il presidente ADL ha ancora più voglia di proseguire la Champions e lo ha dimostrato investendo tanto sul tecnico e sugli innesti, Higuain, Callejon, Albiol e Reina non tralasciando Mertens, che hanno più esperienza europea rispetto a Cavani, Lavezzi e De Sanctis, all’epoca esordienti (o quasi) contro il City.
I nuovi acquisti, su tutti Higuain, Callejon e Reina, sono abituati a giocare partite di Champions League: il “Pipita” ha collezionato 8 gol in 48 presenze, nella massima competizione europea, con la camiseta blanca, “CalleGol”, invece, ha una media reti/presenze addirittura migliore dell’argentino, 7 gol in sole 9 presenze. Il “pazzo” portiere spagnolo, chiamato da molti così per le sue stravaganti esultanze, detiene 83 presenze in Champions con la maglia del Liverpool.
Il Napoli si avvicina alla sfida di Mercoledì in ottime condizioni, da primo in classifica, con tanti gol fatti e pochi subiti, con un Hamsik sempre più leader e sicuramente con una squadra più preparata che vorrà dimostrare ad un San Paolo strapieno che il Borussia non è poi cosi “Uber Alles” (trad. sopra tutti) come dicono i tedeschi.
Riccardo Nicotra