Napoli terra di problemi economici e sociali ma c’è sempre spazio per la Champions

sport_champions_napoli_chelsea_tifosiIn un mondo che vede sbiadire la maggior parte dei valori e delle ideologie, il calcio è uno dei pochi elementi che rimane forte e prepotente nelle vite di milioni di tifosi, che mettono spesso al primo posto nelle priorità della vita la propria squadra del cuore, seguendola sempre e comunque in giro per l’Italia e l’Europa.

I sacrifici dei tifosi ed in particolare quelli del Napoli negli ultimi anni sono stati davvero immensi: dalla serie C alla A hanno trascinato per mano i propri beniamini su ogni campo, da Gela a Londra, da Avellino a Milano e Torino, da Acireale a Monaco passando per la Svezia e l’Ucraina, non lasciandosi intimorire da temperature rigide, costi elevati o avversari particolarmente ostili. Ogni occasione è d’oro per vivere immense emozioni al fianco del Napoli e la Champions League non è che un incentivo in più per presenziare a tutti i match. Se il campionato infatti già di per sé è emozionante ancor più quando la posta in palio è la vetta, il jingle della blasonata competizione urlato nel finale dai supporter sotto l’ombra del Vesuvio copre emotivamente già il prezzo del biglietto, dal valore inestimabile nonostante sia introvabile e particolarmente esoso.

Come sempre infatti, i tagliandi per Napoli-Borussia Dortmund di mercoledì sera al “San Paolo” sono andati a ruba in pochissime ore dall’uscita dei vari settori, costringendo gli appassionati a file estenuanti dalla sera precedente e sacrifici di ogni genere, in particolar modo economici. Terminate le Tribune il cui prezzo si aggirava dagli 80 ai 200 euro circa, polverizzati i Distinti da 65 euro, introvabile la curva rimasta ai popolari 30 euro. Si sa però, che l’Italia ed ancor più la Campania non navigano nell’oro, soprattutto in questo periodo di crisi economica davvero senza precedenti ma a costo di rinunciare a beni di prima necessità o a tutto ciò che si ritenga “un bene di lusso ma mai quanto il Napoli”, il tifoso medio azzurro non può mancare in Champions. Addio al divano, alla comodità della visione del match tra le mura di casa ed ecco che si rispolvera la bellezza del caro, vecchio “San Paolo” per una notte d’altri tempi, l’esordio stagionale, quella che rimarrà più di tutte impresse nella memoria.

Sarà anche la città con un folto numero di disoccupati, con tantissimi problemi economici e sociali ma essere tifosi a Napoli è un atto di fede e nulla può fermare il rapporto di indissolubile amore tra i suoi supporter ed il “San Paolo”, ancor più in Europa. Niente infatti, regge il confronto con l’emozione degli spalti, del calore della gente, delle emozioni del pre partita, dell’ansia condivisa da big match, di tutto ciò che accade in quelle poche ma intense ore nel fantastico tempio del calcio partenopeo. Appuntamento quindi a Fuorigrotta mercoledì sera, per una notte da leoni.

Alessia Bartiromo
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