Napoli-Atalanta 2-0. Una vittoria a ritmo latino e il Napoli vola primo. Un successo costruito nella ripresa sperato, sfiorato in più di un’occasione e raggiunto grazie al “solito” bel gioco a cui ci sta abituando il Napoli targato Rafa Benitez.
Questo Napoli è musica, Forte, tecnicamente prezioso, giovane quanto basta per correre con la velocità giusta, saggio al punto giusto per affrontare chiunque.
Grintoso ed affamato come il “rock bambino, soltanto un po’ latino ” tanto caro ad Ivano Fossati, dai movimenti in campo guizzanti e tambureggianti tipici della musica latina. Quella Che non ti stancheresti mai di ascoltarla, dalla quale è impossibile non essere rapiti e trascinati nella spirale del divertimento.
Dicevo il Napoli di Benitez è musica per gli occhi. “Una musica che è speranza, una musica che è pazienza” La gara non è quasi mai in discussione, gli azzurri danno la sensazione di potercela fare da un momento all’altro ma il gol non arriva, e bisogna armarsi di tutta la pazienza disponibile per non incappare in cali nervosi.
L’Atalanta di Colantuono è squadra sempre tignosa e ci prova ad impensierire Reina soprattutto con l’ex dal dente avvelenato Denis, ma l’iberico estremo difensore azzurro è una corda di violino pronta a vibrare in ogni angolo della porta per impedire pericoli ai suoi.
La gara ha due tempi e due facce di una diversa fortuna. Nel primo tempo protagonista è l’ispirato Pandev ma purtroppo il macedone non ha la sorte dalla sua.
Nella ripresa prima Higuain (su assist di Insigne) poi Inler cercano di impegnare Consigli.
La svolta a circa 25 minuti dal novantesimo, fuori Mertens dentro Callejon, stesso destino per Pandev sostituito da Hamsik.
E’ il momento.Apertura dalla sinistra di Insigne che imbecca Insigne al centro dell’aria di rigore, lesto lo slovacco a servire l’accorrente Higuain che non ci pensa due volte “penetra nei muri, fa breccia nella porta” nerazzurra e supera Consigli con un tiro preciso.
Il San Paolo esplode di gioia, il Napoli è “come un treno che è passato con un carico di frutti”, tutti bellissimi, tutti pieni di talento e determinati a travolgere l’avversario di turno.
Per il raddoppio stesso copione. Insigne parte dalla sinistra, si accentra e serve al centro dell’area Dzemaili. Lo svizzero a volo, di tacco, trova sulla destra Callejon e lo spagnolo con una volè mancina pesca l’angolino più lontano rendendo vana ogni speranza dei bergamaschi di riacciuffare il pari. Terza rete per lo spagnolo sempre più uomo-chiave dello scacchiere partenopeo.
E la Banda Benitez “Suona il rock” per tutti, “ per chi l’ha visto” (i tifosi del San Paolo) “e per chi non c’era” (come juventini e interisti)”. Le grandi deluse che hanno visto sfuggire l’occasione del primato. Ed allora, popolo azzurro, al bando le scaramanzie, godetevi il momento fieri . Non pensate a niente, non fate calcoli “Non svegliatevi, non ancora”.
Questo Napoli è al centro del mondo ed è figlio del talento e di un astuto allenatore che ha rivoluzionato la filosofia calcistica di un’intera città e cancellato la malinconia di addii importanti. Il Napoli vola “viaggia ad onde medie a modulazione di frequenza” ed è un viaggiatore “senza passaporto” che punta diretto all’appuntamento Champions, con il Dortmund già avvertito. Questo Napoli di inizio stagione dà la sensazione che realmente Tutto può accadere.
Nando Misuraca