LA VITTORIA – “E’ stato qualcosa di incredibile, un’emozione straordinaria, dobbiamo ancora metabolizzare bene quanto accaduto. Nessuno di noi avrebbe pensato a un risultato del genere. Avevo preparato la partita in modo diverso, ma la superiorità numerica iniziale e il gol dopo soli quindici minuti hanno cambiato totalmente i piani. Volevamo gestire il risultato, ma più si avvicinava la fine della gara e più ai ragazzi tremavano le gambe. E’ capitato di vincere in un modo bellissimo, soffrendo e combattendo fino all’ultimo: il napoletano non molla mai, per carattere. Sono fiero e orgoglioso di allenare questa squadra e mi sento napoletano anche io. Risultati del genere fanno bene alla squadra e all’immagine della città”.
OBIETTIVI – “Siamo una squadra giovanissima, con molti ’96 ed addirittura un ’97. Non ci poniamo obiettivi, l’unico è quello di far crescere questi ragazzi. Pensiamo solo a lavorare, partita dopo partita. Già affrontare una competizione del genere è motivo di grande orgoglio. Ora, dopo aver festeggiato, dobbiamo concentrarci esclusivamente sulla partita di campionato contro il Latina. E’ rischioso scendere in campo dopo gare di questo livello, si rischia di avere un calo mentale e non possiamo permettercelo”.
TUTINO – “Deve essere il leader di questo gruppo, da lui voglio di più. Deve lavorare maggiormente in fase di non possesso. Se imparerà questo, diventerà un giocatore di spessore”.
Dagli inviati ad Aversa: Andrea Gagliotti e Antonio Manzo
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Articolo modificato 18 Set 2013 - 19:36