Dopo la bella partita contro l’Atalanta, in cui lo svizzero era apparso uno dei migliori in campo, la conferma con i gialloneri di Klopp: una gara da metronomo puro, sempre presente all’interno della fitta ed avvolgente manovra azzurra, capace di dettare i tempi come mai era riuscito a fare. Lo dimostrano i numeri: è praticamente il giocatore più coinvolto dell’intera gara con 68 passaggi. E se di questi ne metti a segno 66, la percentuale non può che sfiorare i livelli massimi. Stravinto, insieme al collega di reparto Behrami, il duello con la mediana tedesca composta da Sahin e Bender: non due qualsiasi, anzi. Mette a segno venti passaggi in più rispetto al primo, ben venticinque in più rispetto al secondo. E’ colui che prende in mano le redini del centrocampo, ma anche quando si tratta di fare legna Inler c’è: 5 falli fatti, tra l’altro senza beccare il giallo dal fiscalissimo Proença, a testimonianza di un giocatore che finalmente sa disimpegnarsi in entrambe le fasi senza andare praticamente mai in difficoltà.
Un Inler, insomma, completamente nuovo rispetto a quello visto in passato, soprattutto lo scorso anno: nonostante la alta media realizzativa, lo svizzero non era mai riuscito a dettare i tempi della manovra come invece è capace di fare sotto la sapiente guida di Benitez che, inutile nasconderlo, ha i suoi meriti. Tanta la fiducia concessa allo svizzero, sin dal ritiro di Dimaro, tante le parole di apprezzamento per un mediano già cercato ai tempi di Liverpool e ritrovato nel catino del San Paolo.
Ed anche i tifosi finalmente possono sorridere: vuoi vedere che il centrocampista tanto agognato il Napoli se l’è ritrovato in casa?
Articolo modificato 19 Set 2013 - 16:57