Per il loro primo appuntamento hanno scelto un posticino niente male, solo un po’ affollato. Li spieranno in almeno settantamila, domani sera, dalle colossali gradinate di San Siro, il tempio del calcio italiano. In campo sarà la prima volta tra Higuain e Balotelli. Fuori invece i due si sono già incontrati. Città del Vaticano, 13 agosto, udienza privata al cospetto di papa Francesco poche ore prima l’amichevole Italia-Argentina: Balotelli è nella Sala Clementina coi compagni quando gli viene presentato da Lorenzo Insigne il nuovo acquisto del Napoli. Gonzalo vede Mario, lo saluta con una stretta di mano e come i compagni risponde «crepi» all’in bocca al lupo degli italiani.
Tra poco più di 24 ore il loro destino si incrocerà un’altra volta: Balotelli contro il Napoli ha sempre perso. Vi ha giocato contro tre volte: tre ko, due volte con la maglia dell’Inter (entrambe per 1-0) e poi in Champions quando era al Manchester City (al San Paolo siglò l’inutile rete del 2-1 e poi si fece paralizzare da De Sanctis solo davanti alla porta). Anche Gonzalo sfida per la terza volta il Milan. Ed è imbattuto: con il Real, il 22 novembre del 2010 ha pure fatto gol, nel 2-2 di Champions. Insomma, per Balotelli il Napoli è un tabù. Milan-Napoli è una di quelle sfide che gronda talento più di qualsiasi altro confronto in Serie A. Ed è per l’appunto il primo incrocio tra il mister muscolo rossonero, 22 anni, e la Pipita argentina, 26 a dicembre. Domani si guarderanno per la prima volta negli occhi. Da avversari. La sfida di San Siro, in fondo, passa molto per i loro piedi, e in quella loro capacità di unire velocità a prepotenza atletica e a talento che è il marchio inconfondibile dei due bomber. Insieme, 242 gol. Tantissimi.
Favorito, come il Napoli ancora a punteggio pieno del resto, è Higuain. Il suo è stato un impatto mostruoso con la sua nuova
squadra: 2 gol in tre partite in campionato, e la rete contro il Borussia Dortmund all’esordio in Champions. Anche Balotelli va avanti a colpi di reti: 15 in 19 partite, roba da calcio antico. Perché lui è un centravanti del Terzo Millennio, un tuttofare dalla metà campo in su, ala, rifinitore e bomber in un corpo solo, 1.90 per 80 chili, genio sulfureo e muscolacci prepotenti. Peraltro infallibile dal dischetto: 21 su 21.«Il mio segreto? Ho imparato a calciarli guardando le cassette di Maradona». Balotelli era il favorito secondo i bookmakers nella corsa al trono dei bomber della A: è bastato meno di un mese per far cambiare idea a tutti. C’è anche Gonzalo trai favoriti alla corone che al momento detiene Cavani. Napoli e Milan, il loro destino passa, senza dubbio, per le loro magie.
FONTE: Il Mattino
Articolo modificato 21 Set 2013 - 09:10