AZZURRO TENEBRE – E’ Milan-Napoli ed è Balotelli-Insigne, è il made in Italy che si proietta a suon di gol in una dimensione onirica nella quale si sta da principe azzurro, con pensieri che squarciano orizzonti meravigliosi e l’eco d’un mercoledì da insaziabile leoncino che va ad intrufolare nelle meravigliose tenebre d’uno scenario da mille e un’altra notte ancora. “La prima rete in Champions mi ha regalato un’emozione bellissima e indimenticabile, perché è servita per vincere al San Paolo e battendo una grandissima squadra. Però adesso ci aspetta il Milan che affronteremo con la giusta determinazione perché vorremmo vincere anche lì”.
LO SHOW – Nove mesi: un’eternità. Ma il cammino che conduce nell’olimpo degli dei, in quel mondiale ch’è una favola da attraversare, è costellato di scadenze fisse, di appuntamenti entusiasmanti, di missioni esplorative per capire fin dove sarà possibile accomodarsi. Milan-Napoli è la prima chance offerta dal destino, l’ennesimo esame di maturità dal quale farsi consegnare la ricevuta d’una immensità ch’è nelle corde d’un talento inattaccabile: ma il Borussia è il passato e sul calendario abbondano le date sottolineate in azzurro. “Spero di arrivare in Nazionale grazie al Napoli”.
BAD BOYS – Però so’ ragazzi e ognuno a modo suo: bad boys nell’accezione ironica, da concedere alla nouvelle vague che cento ne fanno e altrettanto ne pensano in quel microuniverso da sedici metri. Milan-Napoli è in questa Giovine Italia – quarantacinque anni in due – che accende San Siro di luce propria, nella diversità di due fenomeni paranormali che brillano da sé. Lorenzino a casa di Mario, non può essere una partita normale, non lo è da un bel po’ di tempo. “Si va per vincere”. La piccola peste…
Fonte: Il Corriere dello Sport
Articolo modificato 22 Set 2013 - 10:19