Un’attesa durata 27 anni, da Maradona in poi, una vita passata. “E’ passato tanto tempo ma tutto è talmente nitido, così chiaro e limpido, che sembra ieri…”. Ed io me la ricordo ancora quella vittoria dell’aprile 1986, ero un bambino di 6 anni ma la vissi negli occhi e nella gioia di mio padre.
Il risultato fu lo stesso, 1-2 anche allora, le reti di Giordano e Maradona per gli azzurri, il mai troppo compianto Di Bartolomei accorciò per il Milan allora allenato dal “Barone” Nils Liedholm .
E poi, mettici il destino che ha voluto trasformare mio fratello in un indiavolato fan dei colori rossoneri e adepto integerrimo di Franco Baresi (per carità, al cuor non si comanda…) da allora è stato un derby in famiglia che mi ha visto soffrire non poco.
Sia chiaro, sempre con la dignità tipica del popolo napoletano che spera in un futuro migliore e con “Nella mia mente flash ripetuti” di quel Napoli miracoloso, di quei successi che mi facevano brillare gli occhi di gioia e battere il cuore talmente forte da sentirne il rimbombo nello stomaco.
E così la mia attesa, e di tutto il popolo partenopeo, è stata premiata con un successo “Infinito” ottenuto con il sangue e con i denti, lottando con onore minuto dopo minuto nella “fossa dei Leoni”.
E’ vero, potranno dire i detrattori, il campionato è cominciato da poco, ma questo Napoli dal sapore “iberico” targato Rafa Benitez ha i crismi della grande. Classifica a parte (primi a pari merito con la Roma) c’è tutto per ben sperare.
La partenza al San Siro è stata di quelle preziose e che spezzano le gambe agli avversari.
Subito Higuain approfitta di un errore di Zapata in disimpegno e tira facendo la barba al paolo. Passa pochissimo ed al 6’ su palla inattiva arriva il vantaggio. Punizione di Callejon dalla destra che trova sul versante opposto la sponda di Albiol, accorre da dietro Britos e di testa batte Abbiati. Il “Meazza” esplode, trascinato dai 10.000 tifosi napoletani arrivati nel capoluogo lombardo.
Poi, per tutto il primo tempo, il Milan va avanti d’orgoglio e sorretto da Balotelli impensierisce severamente Reina, ma il portiere spagnolo respinge al mittente tutte le offensive rossonere. Il Napoli si difende e cerca una via nelle ripartenze.
La ripresa parte pressappoco con lo stesso copione della prima frazione di gara. Il Milan che attacca sempre più disperato, il Napoli che soffre e si difende.
Ma al 53’ il guizzo del campione, Higuain raccoglie una rimessa laterale e, letteralmente, s’inventa un tiro micidiale che beffa Abbiati. E’ l’apoteosi. Il Napoli vola sul cielo di Milano.
Tuttavia le emozioni non sono finite qui e la pizza che avevo ordinato è, ormai, bella che digerita. Al 61’ il Milan beneficia di un calcio di rigore. Balotelli ha la fama di essere implacabile. Non stavolta, non per Reina. Il portiere iberico para volando alla sua destra e lo costringe al primo errore della carriera dal dischetto.
Il Milan, spronato dal mister Allegri, non si arrende. Il Napoli, alle corde incassa con grande ordine. La rete della bandiera per i milanesi arriva al 91, ed è splendida, firmata dal solito Balotelli (che poi si farà ingenuamente espellere a fine gara) con un tiro a giro. Triplice fischio ed è gioia pura.
Caro Napoli “Mi piaci come sempre, forse anche di più. So che è un controsenso ma l’amore non è razionalità, non lo si può capire”. E Napoli tutta non vuole far calcoli, c’è tanto da giocare e storia da scrivere. Solo continuare a tenere alte le ali di questa squadra, con l’amore e la passione di questa gente per un sogno comune “L’infinito sai cos’è? L’irraggiungibile. Fine o meta che rincorrerai per tutta la tua vita” e già l’immagino, gli eterni ragazzi che popolano il San Paolo, che cantano pieni d’amore “Ovunque tu sarai, ovunque io sarò, non smetteremo mai. Se questo è amore, è amore infinito”.
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Nando Misuraca
Articolo modificato 23 Set 2013 - 17:05