I nuovi innesti poi, hanno portato qualità e motivazioni in una rosa già ottima, sopperendo al meglio agli addii di lusso avvenuti in estate quali tra tutti quelli di Campagnaro, Cavani e De Sanctis, mantenendo nello spogliatoio un’armonia ed un indiscusso amalgama. Infine, ciliegina sulla torta, l’avvento di un leader come Rafa Benitez che, con la sua esperienza in campo internazionale ha rivoluzionato moduli e atteggiamenti, effettuando finalmente il salto di qualità definitivo. L’aspetto che ha più impressionato tifosi ed addetti ai lavori nelle ultime uscite del Napoli, è stata proprio la maturità della squadra, che sa vincere sia giocando bene che soffrendo, qualità che negli anni scorsi è spesso mancata. Gara perfetta quella di Champions contro il Borussia, con più rischi e sbavature quella di domenica sera contro il Milan. Il risultato finale infatti, è stato lo stesso: 2-1 a favore degli azzurri e tre punti d’oro portati a casa, con la consapevolezza che a questa squadra niente è precluso.
E’ cosa risaputa che una grande squadra si riconosce anche dalla reazione che ha nei momenti di difficoltà in campo, dalle qualità e dalle risorse che palesa per superare ogni evenienza, stringendo i denti e remando nella stessa direzione: si rimane uniti fino alla fine, non lasciando nulla al caso e meditando bene ogni movimento, ripiegando in difesa all’occorrenza, aiutando nella manovra e macinando chilometri in campo. E’ sicuramente soddisfacente vedere la propria squadra vincere giocando bene, ma per un club che vuole mantenere la vetta fino alla fine del campionato, la priorità è ottenere risultati sempre positivi. Alla fine la spunta chi avrà collezionato più vittorie, sfruttando al meglio i passi falsi delle avversarie, qualora ne commettano. Il livello delle antagoniste è molto alto ed è più importante l’acquisizione dell’intera posta in palio piuttosto che palesare sempre un calcio-spettacolo, cosa che spesso è davvero difficile con le squadre di bassa e media classifica che contro le big giocano per conquistare anche solo un punto, chiudendosi tutte in difesa. Al di là del risultato, è vero, ma non sempre: per confermarsi i migliori bisogna saper vincere sia giocando gare perfette che soffrendo di più e ben lo sa il Napoli che sta dimostrando di essere in grande forma sia fisica che psicologica.
Alessia Bartiromo
RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo modificato 24 Set 2013 - 16:34